La premessa è chiara: i curatori hanno proposto una visione passata di questo "ex futuro" della città (come il saggio Design Loitering di Elizabeth Wood del 1961 oppure il Sistema di trasporto pneumatico proposto da Alfred Ely Beach nel 1870) a un progettista contemporaneo, cui è stato chiesto di reimmaginarne le concezioni centrali in funzione di una trasformazione futura (come i progetti Altocumulus-Data-Structure Over Manhattan di dpr-barcelona per il 2035 oppure Parks over Parks di Snøhetta del 50121)[1]. Si moltiplichino queste coppie per 101, vi si aggiunga una crescente raccolta di contenuti di fantasia creati dal pubblico, si collochi il tutto nello spazio prismatico di suggestivo carattere emotivo progettato da Leong-Leong con la grafica di Project Projects, e "Past Futures, Present, Futures" sarà completa. L'espressione fisica delle rappresentazioni di questi progetti e i rispettivi collegamenti richiedono uno sforzo notevole per districarne il senso, attraverso link con codici QR e pannelli di "informazione contestuale casuale" sparsi per tutto lo spiazzante spazio fitto di schermi riflettenti, barriere di schermi video e sottofondi sonori. Si potrebbe descrivere più in particolare la logica di ciascuno dei pezzi, ma preferisco cogliere l'occasione di riflettere sulle strategie generali della mostra nel suo attuale contesto istituzionale, soprattutto dato che il visitatore comune non ha a disposizione, come è capitato a me, un percorso illustrativo guidato dalla curatrice.
Riflettendo sul futuro passato e sul futuro presente della città e della professione attraverso questa lente, sono cautamente ottimista sul fatto che la precedenza verrà data ai progetti più importanti.
Jacob Moore, critico e giornalista newyorchese, ispira a un'esperienza internazionale la sua prospettiva della capacità dell'architettura di realizzare trasformazioni reali su grande scala.
Past Futures, Present Futures
Storefront for Art and Architecture
97 Kenmare Street, New York
Nota
1. Gli esempi prescelti non hanno di per sé uno specifico legame tra di loro, ma sono stato selezionati per rappresentare la varietà dei temi e dei momenti storici affrontati in generale dalla mostra. I curatori hanno lasciato in sottofondo i collegamento specifici tra ciascun "futuro passato" e ciascun "futuro presente", e io ho deciso di affrontarli allo stesso modo.
