Il risultato è un laboratorio, dove si ritrova la spinta etica con cui Chemetov sembra avere lavorato per liberare la città dalla sua simmetria "secondo impero". E ciò succede attraverso gesti semplici che rimuovono la noia del vivere nel progetto standard urbano. In tutti i suoi progetti parigini su grande scala, Chemetov rimuove la visione dagherrotipica della città come un'insulsa copia carbone di un oggetto semplicemente adagiato sul fiume.
Specialista di grandi superfici d'interno urbano, Chemetov ha anche firmato l'indelebile appeal ironicamente chirachiano del Forum des Halles che, stremato da un'usura trentennale, sarà prossimamente rinnovato. Paul Chemetov è sicuramente un maestro nel nascondere contenuti critici con operazioni poetiche, ma molto radicali.


L'esposizione si riappropria abilmente degli 'umili' progetti di residenze unifamiliari o di atelier, momento importante per comprendere l'architetto e i suoi attacchi all'aspetto retorico dell'urbanistica francese.




Cucire il legno: l’ultimo progetto firmato Lissoni
Dalla collezione Natural Genius di Listone Giordano, Nui è una collezione ispirata ad un'antica tecnica giapponese.