Il gruppo Assemble ha aperto il suo studio — Sugarhouse — in un gruppo di ex capannoni industriali di Stratford, all'ombra del Parco olimpico e di numerosi, inguardabili, complessi residenziali. In parte è sede e laboratorio del giovane collettivo d'architettura, in parte è spazio pubblico dotato di sala cinematografica, caffè e pizzeria. Il giorno del nostro appuntamento, c'è un ispettore dell'Ufficio d'igiene con tanto di registro che controlla la cucina; Maria Lisogorskaya mi offre una pizza cotta nel forno a legna. Nel 2010, nessuno in questo collettivo di architetti laureati a Cambridge — che a un certo punto affermava di avere più di venti membri — si aspettava di partecipare a un'operazione di questo tipo quando lessero un articolo sulle migliaia di distributori di benzina abbandonati in Inghilterra e decisero di trovarne uno e di farne un progetto.
Dopo mesi di ricerca, riunioni e assiduo corteggiamento per coinvolgere partner, nacque il Cineroleum. Il gruppo di amici — alcuni impiegati in studi professionali, altri no — grazie alla disponibilità del proprietario di un distributore di benzina dismesso della zona est di Londra e al reperimento di materiali da costruzione, pensò di progettare e autocostruire un cinema aperto al pubblico, perfettamente operativo e a pagamento.


Le cose, continua Amica, sono diventate interessanti con la nuova Addington Square, commissionata dal Consiglio di zona di Croydon.






Quante forme può prendere un'idea? La risposta di Fantin
Un materiale, il metallo, trentacinque colori e un'infinità di possibili configurazioni per mobili moderni, versatili e funzionali: il design secondo Fantin