Nuove idee per New Holland

Work AC, vincitore del concorso per il recupero dell'area dismessa di Novaja Gollandija, propone di riavvicinarsi alla natura assoluta.

Oramai tutti sanno che gli spazi dismessi di fabbriche, magazzini, hangar, autorimesse e arsenali sono perfetti come luoghi espositivi dell'arte moderna e sede dei suoi centri culturali polifunzionali. Ma capita di rado che un edificio industriale che subisce una riconversione sia un capolavoro d'architettura. Situato a San Pietroburgo in un complesso di ex magazzini della Marina, Novaja Gollandija (New Holland) non è solo un monumento dell'architettura neoclassica del Settecento, ma uno degli edifici di riferimento consacrati della città e un'opera d'ingegneria senza paragoni. I magazzini del legname per i cantieri navali furono costruiti dal 1763 al 1784 in varie fasi, sotto la direzione successiva degli architetti Savva Ivanovic Cevakinskij, Jean Baptiste Michel Vallin de la Mothe, Johann Gerhard e Mikhail Nikolaevic Vetošnikov, ma non furono mai completati.

Si trovano su un'isola che comprende un lago artificiale e due canali, uno dei quali è attraversato da un celebre arco trionfale (una delle immagini da cartolina di San Pietroburgo). Il lago era previsto per immagazzinare i tronchi d'albero ed era annesso ai moli dell'Ammiragliato. Nel XIX secolo si decise di aggiungere ai magazzini un carcere della Marina a pianta circolare: i marinai detenuti lo chiamavano "la bottiglia".

Nel 2004 la Marina dismise Novaja Gollandija, che da quel momento diventò un boccone appetibile per immobiliaristi e architetti ambiziosi. Nel 2006 Norman Foster presentò un primo progetto di ristrutturazione, che prevedeva un'intrusione decisamente spettacolare dell'architettura contemporanea, con una forma che sembrava un bombardiere Stealth infelicemente atterrato a Novaja Gollandija. La salvifica crisi del 2008 non permise che l'incubo degli storici locali si materializzasse e nel febbraio del 2011 è stato bandito un nuovo concorso, cui hanno partecipato studi stranieri (David Chipperfield Architects, Dixon Jones, Lacaton & Vassal, MVRDV, OMA, Work AC) e russi (Yuri Avvakumov in collaborazione con Georgij Solopov e con lo Studio 44). Il brief era quello consueto: restauro di un monumento di architettura industriale nel modo più sobrio e inserimento della gamma di servizi tipica dei centri culturali: sale da concerto e d'esposizione, studi per artisti e architetti, centri di formazione e poli da infrastruttura dell'industria culturale: negozi di design, alberghi e ristoranti.
Work Architecture Company (foto sopra e in apertura) ha proposto di riavvicinarsi quanto più possibile alla natura assoluta (fermi restando i vincoli del concorso). La massiccia reintroduzione di piante sull'isola ha influenzato le decisioni della giuria e Work AC sarà il consulente di punta nell'elaborazione del piano regolatore dell'isola.
Work Architecture Company (foto sopra e in apertura) ha proposto di riavvicinarsi quanto più possibile alla natura assoluta (fermi restando i vincoli del concorso). La massiccia reintroduzione di piante sull'isola ha influenzato le decisioni della giuria e Work AC sarà il consulente di punta nell'elaborazione del piano regolatore dell'isola.
Il progetto più radicale è stato proposto dall'Office for Metropolitan Architecture, che si è poi ritirato dal concorso. Gli architetti avevano scelto di fare dell'isola un arcipelago, tagliandone una parte con nuovi canali e collegandola alla terraferma. Alla cultura umanistica si aggiungeva quella fisica: una parte dell'arcipelago avrebbe ospitato delle terme e sull'isola successiva sarebbe stato creato un bosco. Al secondo posto per radicalità c'erano gli architetti francesi Lacaton & Vassal, i quali hanno dichiarato immediatamente che il loro progetto era in contrapposizione con il Neoclassicismo settecentesco. Hanno progettato una specie di serra con parecchie strutture di vetro.
Veduta di New Holland come si presenta oggi.
Veduta di New Holland come si presenta oggi.
Yuri Avvakumov e gli inglesi David Chipperfield e Dixon Jones si sono presentati con soluzioni plasticamente differenti ma intrinsecamente simili. Il sito dell'isola sul canale dell'Ammiragliato che separa il carcere dai magazzini è vuoto ed era logico riempirlo con l'architettura contemporanea. Yuri Avvakumov ha buttato giù in quella posizione qualche 'portapenne' di varia altezza. Chipperfield ha accumulato una pila di oggetti analoghi che sembrano cornici. Dixon & Jones hanno fatto un calco dell'architettura settecentesca con interni e facciata posteriore ultracontemporanei.
Il progetto più radicale è stato proposto dall'Office for Metropolitan Architecture, che si è poi ritirato dal concorso. Gli architetti avevano scelto di fare dell'isola un arcipelago.
MVRDV ha proposto un conglomerato di varie allegre forme colorate, che d'inverno dovrebbero stare nell'edificio minimalista e d'estate dovrebbero uscire sui moli e sulla strada.
MVRDV ha proposto un conglomerato di varie allegre forme colorate, che d'inverno dovrebbero stare nell'edificio minimalista e d'estate dovrebbero uscire sui moli e sulla strada.
La soluzione di MVRDV appare simile alle precedenti con un'eccezione. Gli architetti olandesi hanno anche previsto un apparato di moduli polifunzionali che hanno battezzato "attivatori". Si tratta di un conglomerato di varie allegre forme colorate. D'inverno dovrebbero stare nell'edificio minimalista progettato da MVRDV e d'estate dovrebbero uscire sui moli e sulla strada come animatori da club di vacanze o pagliacci da festa per bambini.

C'erano tra i concorrenti degli entusiasti della prospettiva ecologica: lo Studio 44 di Nikita Yavein e gli americani Work AC. Lo studio Yavein ha proposto la creazione nello spazio libero di un monumento agli alberi abbattuti per la costruzione della flotta, cioè di disegnare un parco e, accanto al carcere, di costruire un padiglione in stile neoclassico.
MVRDV
MVRDV
Work Architecture Company ha proposto di riavvicinarsi quanto più possibile alla natura assoluta (fermi restando i vincoli del concorso) il che sfiora un po' l'assurdo. Tuttavia la massiccia reintroduzione di piante sull'isola ha influenzato le decisioni della giuria e Work AC sarà il consulente di punta nell'elaborazione del piano regolatore dell'isola. Secondo il progetto vincitore a Novaja Gollandija non verrà aggiunto nessun nuovo edificio, a parte un tendone provvisorio di fronte all'edificio d'angolo.

Tra il carcere e il magazzino gli architetti hanno progettato una collinetta erbosa artificiale dove dovrebbero essere nascosti parcheggio e impianti tecnici. Delle serre sono state progettate all'interno degli edifici del magazzino, nel tetto dei quali, per consentire il passaggio della luce, vengono praticate delle aperture vetrate che sembrano buchi nel formaggio e che probabilmente susciteranno un sorriso sul viso degli storici dell'arte. Uno dei buchi non è vetrato e ne scaturiscono un ciuffo di piante decidue. Una promenade verde serpeggia tra le serre, pervadendo tutto lo spazio dei magazzini.
Lo Studio 44 di Nikita Yavein ha proposto di disegnare un parco e, accanto al carcere, di costruire un padiglione in stile neoclassico.
Lo Studio 44 di Nikita Yavein ha proposto di disegnare un parco e, accanto al carcere, di costruire un padiglione in stile neoclassico.
L'isola è divisa in tre parti: il cinema e il centro della moda con le sue boutique, il centro d'arte con un museo nell'edificio d'angolo e il centro gastronomico con mercatini, ristoranti e giardini. Nell'area di quest'ultimo c'è l'edificio del carcere; forse il soprannome di "bottiglia" attribuitogli dai carcerati acquisterà un nuovo significato. Nello specchio d'acqua interno potranno entrare le piccole imbarcazioni (caratteristica di tutti i progetti in concorso). E poi ci saranno due attrazioni: un pallone dovrebbe innalzarsi dalla collinetta e due piscine saranno costruite nello specchio d'acqua per funzionare d'inverno. Qui il desiderio di fondersi con la natura raggiunge l'apoteosi. L'inverno a San Pietroburgo è piuttosto rigido e i visitatori del centro di cultura moderna sembreranno i celebri macachi giapponesi (Macaca fuscata) che d'inverno se la spassano nelle acque delle sorgenti calde dell'isola di Yakushima.
Studio 44
Studio 44
La bottiglia, il formaggio, la piscina e la mongolfiera: non è il repertorio d'immagini consueto per un'istituzione d'arte contemporanea. Dà un'idea di atmosfera giocosa che forse, nel contesto della cultura contemporanea, non ci sta male. E tuttavia il segno caratteristico dei concorsi d'architettura russi cui partecipano divi di livello mondiale è che vincere non vuol dir nulla. In questo senso un certo elemento di ottimismo è il fatto che della ristrutturazione di Novaja Gollandija si faranno carico la società Millhouse di Roman Abramovic e la fondazione Iris di Darya Žukova, che hanno già realizzato un progetto analogo a Mosca: un centro di cultura contemporanea dentro un capolavoro dell'avanguardia sovietica, il deposito degli autobus Bahmetevskij di Konstantin Melnikov. Benché si siano visti atteggiamenti più rispettosi nei riguardi di monumenti della cultura, l'unica deviazione dal progetto originale è stata la scomparsa dell'emblema con la stella, la falce e il martello. Sergei Kulikov
David Chipperfield: vista del foyer interno all'edificio.
David Chipperfield: vista del foyer interno all'edificio.
David Chipperfield: veduta del nuovo spazio culturale che domina una corte centrale e una piscina.
David Chipperfield: veduta del nuovo spazio culturale che domina una corte centrale e una piscina.
David Chipperfield: sezione dell'edificio culturale.
David Chipperfield: sezione dell'edificio culturale.

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