Domus cambia direttore

Da aprile (e per undici numeri) Alessandro Mendini torna a firmare Domus. L'anno prossimo, Mendini passerà il testimone a Joseph Grima.

Alessandro Mendini torna a firmare Domus dal numero di aprile.
Il suo ritorno alla testa della rivista segue la scadenza naturale del triennio alla direzione di Flavio Albanese. Mendini siglerà undici numeri del mensile. La prima edizione del suo nuovo corso uscirà in coincidenza con il Salone del Mobile.
Il nuovo direttore sarà una guida capace di coniugare innovazione e continuità, per una testata storica che intende riaffermare la propria originaria vocazione. Un largo consenso si concentra intorno al suo nome: Mendini è infatti personalità autorevole, in grado di cimentarsi con una vasta gamma di problematiche teoriche, abile nel tagliare e ridurre fili e trame dell'architettura contemporanea, con particolare attenzione all'architettura e al design italiano. "Lo slogan di questa nuova Domus è "per una nuova utopia" – dice oggi Mendini. Tutta la storia delle grandi trasformazioni dell'architettura e del design è stata segnata da nuove utopie. Ed è su questa linea di apertura che vogliamo procedere. Cercare cioè dovunque nel mondo i progetti che mostrano quegli scenari e atteggiamenti dell'abitare, intesi appunto come ricerca positiva del futuro. Nuove utopie di genere non tanto tecnicistico ma piuttosto umanistico e psicologico. Infatti, l'ecologia interiore precede quella esteriore. In questo senso la nuova Domus si ricollega alle proprie origini di "Rivista per la casa", proponendo esempi di dignità del vivere gli oggetti, la città e la casa stessa. Il progetto grafico, pure, ricorda quella lontana Domus, con una impostazione classica e solare delle sequenze, dei testi e delle immagini".

L'anno prossimo Mendini passerà a Joseph Grima il testimone alla direzione della testata; mentre, già da ora, a Grima viene affidata la responsabilità dello sviluppo autonomo dei contenuti di Domus collegati al web e ai new media. "In un'era in cui immagini e informazioni circolano liberamente, velocemente e in abbondanza – spiega – Domus si proietta dunque verso il futuro rimarcando il suo ruolo di agile interprete della cultura progettuale contemporanea, pronta ad evolvere al passo con le stesse discipline creative ed artistiche di cui è uno dei più rispettati registri."
La scelta di Grima risponde del resto a questa precisa strategia: aprire il marchio Domus a più media, a nuove forme, anche digitali, di comunicazione, per offrire ai lettori un punto di vista più largo, nuovi spunti di dibattito, nuove opportunità di fruizione. Dice ancora Grima: "Domus si propone di ridefinire, come del resto ha già fatto più volte in passato, quello che significa raccontare l'architettura, l'arte, il design e lo spazio urbano contemporanei, con particolare attenzione alle influenze di una nuova cultura progettuale che non conosce barriere culturali o confini fisici. Muovendosi su molteplici piattaforme comunicative, offrirà una concezione radicalmente diversa di proposta architettonica, incentrata non più sul passaggio unidirezionale di informazioni bensì sull'idea di creare una piattaforma privilegiata di dialogo costante fra i suoi lettori e la comunità progettuale ed artistica globale". Mendini e Grima, ciascuno nel proprio ambito d'azione, promettono di offrire, oltre a una straordinaria competenza, idee e poetiche diverse, metodi e sviluppi differenti che potranno offrire ai lettori nuovi sbocchi, nuovi esiti alla ricerca.

La continuità del lavoro in redazione sarà assicurata da Stefano Casciani, vicedirettore confermato della testata.
Domus consolida dunque la sua leadership come rivista internazionale di architettura, arte, design. Da oltre 80 anni, infatti, la testata segue, promuove e anticipa i movimenti architettonici, artistici e ogni impulso creativo, svolgendo una preziosa opera di divulgazione nei confronti sia del pubblico, sia degli specialisti. Integralmente bilingue (italiano e inglese), Domus è internazionale per forma, contenuti e diffusione: a oggi oltre il 45% delle 51.000 copie totali vendute è diffuso all'estero in 88 Paesi. Ricordiamo inoltre che di Domus esiste anche l'edizione in lingua russa, araba, israeliana e cinese.


Alessandro Mendini, architetto è nato a Milano. Ha diretto le riviste Casabella, Modo e Domus. Sul suo lavoro e su quello compiuto con lo studio Alchimia sono uscite monografie in varie lingue. Realizza oggetti, mobili, ambienti, pitture, installazioni, architetture. Collabora con compagnie internazionali ed è consulente di varie industrie, anche nell'Estremo Oriente, per l'impostazione dei loro problemi di immagine e di design. È membro onorario della Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme. Nel 1979 e nel 1981 gli è stato attribuito il Compasso d'oro per il design, è Chevalier des Arts et des Lettres in Francia, ha ricevuto l'onorificenza dell'Architectural League di New York e la Laurea Honoris Causa al Politecnico di Milano ed è professore onorario alla Accademic Council of Guangzhou Academy of fine Arts in Cina. Suoi lavori si trovano in vari musei e collezioni private. Il suo lavoro, teorico e scritto, oltre che progettuale, si sviluppa all'incrocio fra arte, design e architettura. Nel 1989 ha aperto insieme al fratello architetto Francesco l'Atelier Mendini, il loro studio professionale.

Joseph Grima, dopo gli studi di architettura all'Architectural Association di Londra, ha maturato un'esperienza professionale internazionale come curatore, saggista, critico e ricercatore nei campi dell'architettura, dell'arte e del design. Dal 2007 al 2010 ha diretto Storefront for Art and Architecture, la galleria di New York nota in tutto il mondo per la sua attività nella promozione delle nuove tendenze dell'architettura, dell'arte e del design. Come curatore e ricercatore indipendente ha ideato e progettato installazioni nell'ambito di eventi e istituzioni di risonanza internazionale, fra cui la Biennale di Architettura di Venezia, la Biennale di Architettura e Urbanistica di Shenzhen/Hong Kong e il Museo di Urbanistica di Beijing. È autore di diversi volumi, fra cui Instant Asia (Skira, 2007), panorama critico delle opere recenti di giovani ed emergenti studi di architettura del continente asiatico e Shift: SANAA and the New Museum (Lars Müller, 2008), e ha pubblicato scritti in numerosi volumi e opere. È già stato collaboratore di Domus e inviato speciale di Abitare, e ha pubblicato scritti in numerosi altri volumi e opere collettive internazionali tra cui AD, Abitare, Domus, Tank, Urban China e Volume, oltre al quotidiano Sole 24 Ore.

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