Il nuovo rifugio insediato nel cuore del massiccio del Monte Rosa, tra il monte Cervino e la Punta Dufour, ha una capienza di 120 posti letto, ed è costituita da una struttura in legno di cinque piani montata su fondazioni d'acciaio inox che affondano nella roccia.
Le condizioni estreme dell'architettura permetteranno al rifugio di funzionare da laboratorio per testare materiali, impianti e soluzioni che costituiranno un patrimonio da condividere per nuovi tipi di costruzioni più rispettose dell'ambiente. In questo senso il progetto prefigura un nuovo capitolo nell'architettura sostenibile. Nell'intenzione dell'ETH Zurich usare, infatti, il rifugio quale modello di come l'architettura può modificarsi in base alla tecnologia disponibile e alle priorità della sostenibilità ambientale.
Rivestito di un guscio d'alluminio color argento e ammantato nella superficie di pannelli fotovoltaici che ricopre il versante sud, il rifugio è in grado di generare autonomamente l'energia di cui ha bisogno: si prevede che sia in grado di essere autosufficiente per circa il 90% del suo fabbisogno giornaliero.
Cristallo di montagna: Nuovo rifugio Monte Rosa
design by
ETH Zürich, Swiss Alpine Club (SAC) /Studio Monte Rosa ETH Zürich, Bearth&Deplazes Architekten, architektur + bauprozess!, Architektur + Design, Lauber Iwisa, Gramazio & Kohler
Project partners
Federal Institute of Technology Zurich (ETH Zürich)
Swiss Alpine Club (SAC)
General planning
Studio Monte Rosa ETH Zürich and Bearth&Deplazes
Architekten AG, Chur
architektur + bauprozess!, Zürich
Architektur + Design GmbH, Zermatt
Lauber Iwisa AG, Naters
Digital construction
Gramazio & Kohler, Architecture and Digital Fabrication, ETH Zürich
