Eduardo Longo, a questo proposito, rappresenta un caso esemplare: architetto di grido nella San Paolo degli anni Sessanta (una sua villa fu pubblicata nel 1968 su Domus), a partire dal 1972 si dedica progressivamente alla stesura della Casa Bola (casa sfera) – un progetto immaginifico che ben presto lo assorbirà completamente.
Longo immagina, infatti, un sistema abitativo costituito da sfere, ognuna contenente una superficie di 100 mq. Articolata in tre livelli differenti, la Casa Bola racchiude in un globo, plasmato morbidamente, spazi e funzioni dell’abitare. La proposta di Longo, di cui l’architetto paulista ha costruito nel tempo alcuni esemplari, esplora temi anche di carattere urbano: vuole essere uno strumento creativo per modificare in modo forte e plastico il paesaggio della città.
La Casa Bola, infatti, può galleggiare al di sopra della frenesia urbana, appesa nel vuoto a delle strutture esistenti, come per esempio i parcheggi multipiano. Laura Bossi
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Mirra 2, tra ergonomia e sostenibilità
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