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Una casa per la felicità
Grande successo a Parigi per le "Casette della Felicità". L’iniziativa "architettonico-umanitaria", promossa dall’Istituto Francese di Architettura e da Patrimoine sans Frontière, si è infatti conclusa con un’asta pubblica mercoledì scorso a Parigi (e in contemporanea su Internet), che ha permesso di raccogliere 500mila franchi francesi (76mila Euro, 147 milioni di lire circa). Protagonisti assoluti, 133 modellini di case "d’autore", contesi da collezionisti privati, imprese e istituzioni.
Il progetto "Les Maisons du Bonheur", nasce da un’idea di Fiona Meadows, sviluppata successivamente con Dominique Perrault, ed è stato organizzato dall’IFA che, prima dell’estate, ha inviato a 200 progettisti un kit montabile contenente una casetta-giocattolo, chiedendo loro di contribuire con loro creatività per sostenere un progetto umanitario. Il tema, da interpretare con la massima libertà, era quello della casa unifamigliare. Il risultato? 133 mini-progetti pensati e realizzati da altrettanti architetti e gruppi, tra cui, Fuksas, Piano, Tschumi, Perrault e Nouvel.
Spazio alla fantasia, dunque, e via libera ai materiali più diversi, dalla plastica al cartone, dalle piume al metallo, dal filo di ferro alla bombola di gas esilarante, utilizzata da Jean-Paul Robert e Dècosterd & Rahm. Raggiunto l’obiettivo principale, ovvero raccogliere fondi a favore di due luoghi danneggiati dalla guerra in Albania e Libano, l’evento ha offerto anche l’occasione per presentare la nuova sede della futura Cité de l’architecture et du patrimoine, nel Palais de Chaillot.