Parckdesign 2012: Garden

La recente edizione della biennale dedicata alla progettazione di spazi pubblici ha invitato i designer ad allestire i propri interventi in più di dieci spazi abbandonati e in disuso, ai margini della periferia della capitale belga.

"È un giardino non sarchiato che va in seme; piantacce andate in rigoglio e grossolane lo posseggono tutto."
William Shakespeare, Amleto, a. I, scena II [trad. it. di Raffaello Piccoli]

La città di Bruxelles non è la prima a considerare il giardino fonte di drammi, intrighi e sorprese. I riferimenti al giardino fin dai tempi biblici gli attribuiscono una specie di selvatica colpevolezza che ovviamente va domata. L'incapacità di riuscirci, afferma l'Amleto shakespeariano, è indice della rovina del mondo caduto nell'incuria, così come un giardino mal tenuto indica disarmonia e malasorte. E allora che dire di un progetto che cerca di usare questi giardini inselvatichiti non per rimetterli in ordine ma per introdurre un elemento di sorpresa nella vita della città? Nell'ultima edizione di Parckdesign 2012 lo stigma del dramma diviene fonte di interesse, di curiosità e di potenzialità di quelle che sono sostanzialmente deserti urbani, zones urbanes déçues.

Bruxelles Environnement (l'agenzia municipale per l'ambiente e l'energia della capitale belga) in collaborazione con lo studio Wonderland Architects ha invitato dieci designer a realizzare interventi in oltre dieci spazi abbandonati e dismessi nei quartieri di Cureghem, Anderlecht e Molenbeek.

I risultati non sono sempre felici, ma certamente divertenti e sorprendenti. Borderline, di Stéphanie Buttier e Sophie Larger gioca sull'illusione ottica sostituendo parte della cancellata che racchiude un'area con spezzoni di cavo grigio, appesi a imitazione della cancellata. Occorre qualche istante per comprendere che si tratta in realtà di un invito e non di un'esclusione, che invita a violare il confine intorno a un piccolo spazio rettangolare e a dare un'occhiata a ciò che c'è al di là.

Gli interventi sono tutti collocati in un'area ben definita che si estende sui due lati del canale e possiede un'alta concentrazione di immigrati. Gli artisti, i designer e gli studi che hanno creato le dieci opere hanno risposto a un appello che richiedeva di ideare progetti e mostre da allestire in questi spazi, ma anche di coinvolgere gli abitanti con attività e azioni partecipative.
In apertura: Parkdesign 2012, <em>Le jardin de l'eSKYlier</em>, Studio Basta e Wagon Landscaping. Foto di Stefanie De Clercq. Qui sopra: Lara Almarcegui, <em>Open Empty Lot</em>, foto di Stefanie De Clercq
In apertura: Parkdesign 2012, Le jardin de l'eSKYlier, Studio Basta e Wagon Landscaping. Foto di Stefanie De Clercq. Qui sopra: Lara Almarcegui, Open Empty Lot, foto di Stefanie De Clercq
Gli interventi sono incredibilmente diversi. In Source de Friche Marjetica Potrc e OOZE (Sylvain Hartenberg & Eva Pfannes) hanno realizzato uno stagno con una sorgente d'acqua che si trova in una depressione del terreno dismesso, portandola in superficie, purificandola e filtrandola con vari processi. Particolari batteri, detti saprotrofi, si nutrono degli inquinanti contenuti nell'acqua, in modo da renderla potabile per gli uccelli e per gli animali selvatici.
Parkdesign 2012, Raumlabor, <em>Curo Garden</em>, Bruxelles
Parkdesign 2012, Raumlabor, Curo Garden, Bruxelles
Il progetto di Lara Lamarcegui è più semplice ma pur sempre molto efficace come forma di impegno: Lamarcegui ritaglia dei fori nella staccionata di una piccola area dismessa in modo che ci si possa arrampicare fin dentro il terreno vuoto, dove ci sono fogliame fitto, un sedile e una terrazza. In una giornata di sole è il posto perfetto per sedersi a mangiare un panino (o appartarsi con il proprio amore): uno spazio privato a uso pubblico.

In Le Jardin de l'eSKYlier lo Studio Basta e Wagon Landscaping hanno costruito una piattaforma per passeggiare e sedersi a contemplare il panorama dell'intero profilo di Bruxelles.

Altri progetti sono più ironici e critici che funzionali. In Where is the dog of Erasmus? l'artista Ralf Witthaus ha intagliato motivi grafici sul prato della Erasmushogeschool che sono quasi impossibili da vedere, dato che il sito ha un unico ingresso sul Quai de l'Industrie, chiedendo come mai un lotto privato in disuso non venga utilizzato per il miglioramento del quartiere.
Grazie al senso della sorpresa, Parkdesign 2012 recupera le aree abbandonate illuminandole di valori spettacolari e di potenzialità di vita migliore
Parkdesign 2012, Stéphanie Buttier e Sophie Larger, <em>Borderline</em>, Bruxelles. Foto di Nicole Barr
Parkdesign 2012, Stéphanie Buttier e Sophie Larger, Borderline, Bruxelles. Foto di Nicole Barr
Nessuno di questi progetti ha cercato di far crescere un giardino. Gli interventi non sono esteticamente significativi, benché Cascoland Triangle Parcking di Cascoland abbia piantato verdure e allestito laboratori per la coltivazione e il consumo a uso dei residenti. Ciascuno per sé è un tentativo di giocare sullo spazio, rendendolo utilizzabile e per lo meno interessante per il pubblico, e promuovendo quindi il valore e la disponibilità dello spazio pubblico urbano.
Scritta per Parckdesign 2012 — Garden alla Erasmushogeschool
Scritta per Parckdesign 2012 — Garden alla Erasmushogeschool
Mettendo in scena interventi culturali il Comune invita i cittadini a usare in modo partecipativo questi spazi. Grazie al senso della sorpresa, Parckdesign 2012 recupera le aree abbandonate e con questa messa in scena le illumina di valori spettacolari, di interesse e di potenzialità di vita migliore.
Parkdesign 2012, Raumlabor, <em>Curo Garden</em>, foto di Stefanie De Clercq
Parkdesign 2012, Raumlabor, Curo Garden, foto di Stefanie De Clercq
Parkdesign 2012, Marjetica Potrc & OOZE, <em>Source de Friche</em>, Bruxelles, Belgio
Parkdesign 2012, Marjetica Potrc & OOZE, Source de Friche, Bruxelles, Belgio
Parkdesign 2012, OST Collective, Studio Public, Collective ETC &Thiphaine Hameau, <em>Plaine X70</em>, foto di Stefanie De Clercq
Parkdesign 2012, OST Collective, Studio Public, Collective ETC &Thiphaine Hameau, Plaine X70, foto di Stefanie De Clercq
Jeanne Van Heeswijk & Marcel Vander Meijs, <em>Wastelanders</em>, Parckdesign 2012. Foto di Jeanne Van Heeswijk
Jeanne Van Heeswijk & Marcel Vander Meijs, Wastelanders, Parckdesign 2012. Foto di Jeanne Van Heeswijk
Parkdesign 2012, Ralf Witthaus, <em>Where is the dog of Erasmus?</em>, foto di Harald-Neumann
Parkdesign 2012, Ralf Witthaus, Where is the dog of Erasmus?, foto di Harald-Neumann

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