Growing Roots

Nelle sale dell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale, Milano, una retrospettiva ripercorre le dieci edizioni del Premio Furla attraverso le opere dei suoi vincitori.

Sislej Xhafa, <i>Rocket Ship</i>, 2011. Carriola, stringhe di luci rosse, 150 x 65 x 59 (h) cm. Courtesy GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins. Photo Rémi Lavalle
“Growing Roots – 15 anni del Premio Furla” celebra nelle sale dell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale i quindici anni di vita e le dieci edizioni del Premio Furla, che proprio quest’anno ha scelto di trasferirsi a Milano per valorizzare la propria storia e offrire un’ulteriore piattaforma di visibilità ai giovani talenti.
Maria Iorio & Raphael Cuomo, <i>From thousands of possibilities</i>, 2013-ongoing  video still. Video HD, colore, suono
In apertura: Sislej Xhafa, Rocket Ship, 2011. Carriola, stringhe di luci rosse, 150 x 65 x 59 (h) cm. Courtesy GALLERIA CONTINUA, San Gimignano / Beijing / Les Moulins. Photo Rémi Lavalle. Sopra: Maria Iorio & Raphael Cuomo, From thousands of possibilities, 2013-ongoing video still. Video HD, colore, suono
La mostra fa il punto sull’arte italiana degli ultimi quindici anni attraverso le opere e le ricerche artistiche dei dieci artisti vincitori: Sislej Xhafa (2000), che attiva lo sguardo dell’altro alla ricerca dell’identità migrante; Lara Favaretto (2001), con una ricerca rivolta a dare senso poetico alla fragilità e marginalità; Sissi (2002), con una pratica performativa che dà corpo ad anatomie emotive e visionarie; Massimo Grimaldi (2003), interessato a ridefinire l’arte  con immagini e forme come massa neutra interposta tra creatore e fruitore; Pietro Roccasalva (2005), che mette al centro la  sopravvivenza della pittura nelle forme dell’attualità contemporanea; Luca Trevisani (2007), che indaga apparati biologici vegetali che rimandano a vie di scorrimento di flussi nella fragilità della loro organizzazione; Alberto Tadiello (2009), la cui tensione e attrazione, rumore e silenzio sono chiamati a ridisegnare lo spazio come campo d’energia; Matteo Rubbi (2011), che fa della relazione e condivisione attivatori di contesto volti a rompere la neutralità del white cube; Chiara Fumai (2013), il cui attivismo performativo sollecita alla messa in discussione dell’attualità sociale; e il duo Maria Iorio e Raphael Cuomo (2015), le cui tattiche documentarie e ricostruzioni storicistico/narrativo, veicolano traiettorie di ricerca a lungo termine.
Gaia Carboni, immagine guida per la mostra “Growing Roots – 15 anni del Premio Furla”
Gaia Carboni, immagine guida per la mostra “Growing Roots – 15 anni del Premio Furla”
Il percorso si articola lungo le undici sale dell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale partendo da una prima sala introduttiva sulla storia del premio – a cura dell’artista Riccardo Arena – per poi svilupparsi in dieci sale in cui dialogheranno le opere degli artisti. La mostra diventerà in questo modo il racconto di una parte della storia recente dell’arte italiana, risultato del lungo processo di analisi critica portato avanti nei quindici anni di vita del premio  dagli oltre cento critici e curatori internazionali coinvolti nella selezione di centinaia di artisti italiani.
Chiara Fumai, <i>Chiara Fumai legge Valerie Solanas</i>, 2012-2013. Videoperformance	 10':30”, still da video. Courtesy l'artista; A Palazzo Galleria, Brescia
Chiara Fumai, Chiara Fumai legge Valerie Solanas, 2012-2013. Videoperformance 10':30”, still da video. Courtesy l'artista; A Palazzo Galleria, Brescia

Alla ricchezza del panorama artistico italiano, all’idea di struttura organica, dalle radici forti e ricoperte di nuovi germogli in crescita, fa riferimento l’immagine guida della mostra, creata da Gaia Carboni, giovane artista italiana che vive e lavora a Berlino. Carboni e Arena sono stati coinvolti grazie alla collaborazione con l’Archivio Viafarini.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Mousse Publishing, con testi di Chiara Bertola e Giacinto Di Pietrantonio, che racconta la storia del Premio e degli artisti vincitori e contiene una sezione dedicata ai finalisti della decima edizione appena conclusa.

Matteo Rubbi, <i>Carte du ciel</i>, 2014. Videoproiezione, sonoro, 15' loop, still da video. Courtesy Studio Guenzani, Milano; Thankyouforcoming, CAC Arts Visuel, Nice
Matteo Rubbi, Carte du ciel, 2014. Videoproiezione, sonoro, 15' loop, still da video. Courtesy Studio Guenzani, Milano; Thankyouforcoming, CAC Arts Visuel, Nice

fino al 12 aprile 2015
Growing Roots
15 anni del Premio Furla

a cura di Chiara Bertola, Giacinto Di Pietrantonio e Yuko Hasegawa
Palazzo Reale
Piazza del Duomo, 12, Milano

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