Non sostenibile

Sebbene quella del surf sia considerata una filosofia positiva legata alla natura, l’industria che ci sta dietro produce tavole assolutamente non sostenibili che inquinano i mari da oltre 60 anni.

Il progetto Unsustainable (non sostenibile) di Jan Constantin Quast è iniziato con l’obiettivo di creare consapevolezza sulle possibili alternative alle tavole da surf convenzionali costruite con materiali a base di petrolio, e sulla ‘sostenibilità’ molto contraddittoria del settore. I creatori di tavole, o shaper, in Europa, offrono il loro punto di vista su come il surf – un’attività inizialmente basata sul rispetto e il contatto con la natura – abbia ormai perso la bussola.

Fig.1 Jan Constantin Quast, Unsustainable, 2017

Le origini del surf sono rintracciabili nell’antica Polinesia, dove cavalcare le onde faceva parte della cultura e non tanto del tempo libero e le tavole da surf erano fatte di legni locali, quindi sostenibili e dall’impatto ambientale molto basso. Il surf professionale, tuttavia, ha richiesto la creazione di tavole più leggere e, con la disponibilità dei nuovi materiali a metà degli anni ’50, tra cui schiuma di poliuretano e vetroresina, il surf è stato condotto verso un’industria basata sulla petrolchimica.

Fig.2 Jan Constantin Quast, Unsustainable, 2017

Con le interviste ad alcuni shaper che hanno fondato i propri marchi tra cui Job Verpoorte di Jabali Surfboards, Sergi Galanó di Flama Surf e José (Zé) Antunes di Yoni Surfboards, viene inviato un messaggio molto chiaro: è il momento di cambiare. L’estrazione dei materiali, così come il processo produttivo di una tavola standard, si traduce in un’importante emissione di CO2. Inoltre, le tavole convenzionali non sono riciclabili e quindi diventano un ulteriore onere per il nostro ambiente. I tre shaper, provenienti rispettivamente da Paesi Bassi, Spagna e Portogallo, concordano sul fatto che sia tutta una questione di consapevolezza e che le tavole da surf sostenibili sono solo uno dei tanti piccoli tasselli per una società più ecologica. Esistono già delle alternative, ed è solo questione di abbracciarle e di staccarsi dall’immagine e dalla mancanza di sensibilità verso l’ambiente dell’industria delle tavole.

Fig.3 Jan Constantin Quast, Unsustainable, 2017


Unsustainable è stato creato dallo studente di cinema e appassionato surfista Jan Constantin Quast, spagnolo, desideroso di spingere il mondo del surf e della società in generale verso un percorso più sostenibile.