Domus il grande fiume

Per Alessandro Mendini, Domus è una tranquillizzante presenza lungo tanti anni, un largo flusso continuo come quello di un grande fiume.

Se socchiudo gli occhi, fra le cose più belle della mia vita vedo la rivista Domus. Una calma e tranquillizzante presenza lungo tanti anni, un largo flusso continuo come quello di
 un grande fiume. Domus il simbolo della garanzia che il mondo dei nostri progetti procede inesorabile, sempre diverso e sempre uguale, destinato a non finire mai, con 
le sue primavere, i coccodrilli, le sponde fiorite, i mulinelli pericolosi, le scorie, gli uccelli, le barche, i tramonti e le resurrezioni. Dentro qualche scaffale delle famiglie, nella mia vita Domus è sempre esistita: vedevo da bambino mio nonno e mio padre che la sfogliavano, finché a un certo punto cominciai io stesso. E poi io sono quasi coetaneo di Domus, e questa fratellanza di età me la fa sentire sotto un aspetto umano e addirittura affettuoso. Dentro quel fiume, fra le insenature, le zattere abitate, il fango, alcuni pirania
 e i piccoli porti ho navigato e compiuto le mie esperienze 
e iniziazioni, prima in biblioteca come studente, poi come amatore e poi anche come direttore. Dirigevo ed ero il guardiano di un immenso fiume.

Pannello decorativo, 1939. Scena allegorica. Merletto a fusello. Regia Scuola di Cantù

Ma come si fa a dirigere un fiume? Era semmai lo stesso fiume Domus che con le sue correnti mi faceva scivolare, mi conduceva verso la logica e l’amore per le tante arti che costituiscono l’elemento fondante della sua perennità ed esistenza. Perché poi l’acqua di questo enorme fiume Domus non è torbida, sabbiosa
 o gialla come quella del Gange, è invece piena di sorgenti, ha una luminosa trasparenza che tra luci e penombre fa
 ogni giorno scoprire le alghe, le vegetazioni, i sassi,
 i minerali purissimi, i mostri e le arti che ne costituiscono
il fondale. Tutte immagini preziose che guidano e orientano il guardiano e direttore di turno nel viaggio della sua zattera, attorniato dalla flotta animata dei lettori sparsi sulle acque, innumerevoli artisti ispirati, eleganti architetti e designer senza fine. Domus il grande fiume incantato pieno di sempre nuovi miraggi, i novanta anni di una giovinetta.

Immagine in apertura: Giuseppe Mario Oliveri-Studio Nizzoli, 1980-1982