Immaginare, prima ancora di progettare, nuove infrastrutture per città e territori comporta pensiero sempre più ampio e coinvolge competenze sempre più articolate e collegate. Se, come evidenzia Leonardo Cavalli nella Overview di questo numero dedicata al tempo delle città, le infrastrutture durano secoli, a servizio di persone ed edifici che durano invece solo decenni, e i tools digitali, che delle infrastrutture regolano le performance, evolvono in anni, o addirittura in mesi, visione e progetti costituiscono oggi sfide chiave per il futuro, anche lontano. Laddove vinte, non solo assicureranno funzionalità, livelli di servizio ottimali e armonia con l’ambiente a costi sostenibili ma saranno determinanti per la qualità della vita dei cittadini.
Infrastrutture, tra visioni e futuro
"Immaginare nuove infrastrutture per città e territori comporta pensiero sempre più ampio e coinvolge competenze sempre più articolate e collegate."
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- Giulio de Carli
- 05 dicembre 2025
Perché insistiamo sulle pagine di DomusAir sulle sfide che il progetto delle infrastrutture affronta in giro per il mondo, sia dove la popolazione cresce a tassi vorticosi, sia dove invece decresce, sia dove è necessario riparare agli errori fatti, sia dove è ancora possibile evitarli? La centralità nella vita di città e territori delle reti infrastrutturali e dei nodi che le collegano è scontata e visibile se ne valutiamo il ruolo per il funzionamento di servizi alle persone e alle imprese, dei sistemi di trasporto e logistica, la produzione e la distribuzione di energia, la gestione di dati. Ma è laddove è meno evidente e misurabile la centralità del ruolo funzionale che si giocano partite cruciali nel rapporto che le reti e i nodi intrattengono con la città e il territorio.
Non solo funzionalità e livelli di servizio sono oggi centrali, vi sono aspetti meno tangibili ma qualificanti per definire la qualità di vita delle persone e l’equilibrio del costruito con l’ambiente. Per comprendere e valutare tali aspetti è necessario uscire dal perimetro della logica strettamente funzionalista che la natura stessa delle infrastrutture promuove, spesso in silos ben distinti, siano essi i trasporti, l’energia, i dati o altro ancora, e si deve abbracciare la visione olistica richiesta dalla pianificazione urbana e territoriale, dove accanto alle performance dei diversi servizi devono essere ascoltati e corrisposti tutti i bisogni delle persone, domandandosi cosa e come genera qualità della vita nella città e nel territorio.
Immaginare nuove infrastrutture per città e territori comporta pensiero sempre più ampio e coinvolge competenze sempre più articolate e collegate.
Primo aspetto determinante è l’accessibilità, non solo a luoghi centrali, che le infrastrutture di trasporto favoriscono per persone e merci. L’integrazione e il coordinamento degli accessi dalle lunghe, medie e brevi distanze gioca un ruolo chiave nel successo di un territorio e si trasforma spesso nel fattore distintivo per la qualità della vita e la competitività economica. La qualità della mobilità locale, con le relazioni sociali ed economiche che la stessa favorisce, è aspetto cruciale nei processi di pianificazione e troppo spesso sono misurati fra i risultati raggiunti invece che calcolati fra gli obiettivi di progetto.
L’identità geografica, culturale, religiosa è aspetto che richiede puntuale attenzione, rispetto e promozione. Non bastano richiami iconografici, talvolta goffi o pittoreschi per garantire i richiami identitari in infrastrutture che realizzano gli investimenti pubblici più considerevoli per un territorio. È necessaria la comprensione profonda della natura dello stesso territorio e degli strati della sua storia per delineare i possibili percorsi evolutivi, in scenari migliorati con la realizzazione delle nuove infrastrutture.
Non ci sono alibi possibili per trascurare il tema ambientale che deve essere trasferito da verifica di compatibilità a elemento fondativo del progetto.
Nella prospettiva di nuove costruzioni sono aspetti chiave equità e inclusività: i disequilibri sono il tema più drammatico del nostro tempo, conseguenza della mancanza di ascolto e di valutazione degli impatti sui più deboli. Gli investimenti con orizzonti più lunghi, tipici delle infrastrutture, devono mettere in posizione centrale equità e inclusività per assicurare ritorni qualificanti nell’ambiente urbano. E ancora di equilibrio si tratta per la relazione con l’ambiente, aspetto necessariamente prevalente nell’elaborazione di piani e progetti per reti e nodi infrastrutturali. Non ci sono alibi possibili per trascurare il tema ambientale che deve essere trasferito da verifica di compatibilità a elemento fondativo del progetto.
I progetti che DomusAir sceglie guardano con sempre più attenzione agli aspetti sopra descritti, sia che riguardino la realizzazione di nuove infrastrutture e parti di città, sia che contemplino la rigenerazione o il potenziamento di infrastrutture e manufatti esistenti.
Immagine di apertura: Aeroporto di Stoccarda