Obiettivo trasparente

L’azienda tedesca Deutsche Bahn progetta stazioni prefabbricate a impatto climatico zero, attente tanto all’ambiente quanto al comfort dei passeggeri. Dove la luce e il vetro giocano un ruolo determinante.

Tutto è nato nel 2009 con l’ambiziosa idea di creare «stazioni del futuro». Nel 2014 è stata inaugurata la prima in Europa a impatto climatico zero, quella di Kerpen-Horrem, nella Germania occidentale. Da allora l’azienda tedesca Deutsche Bahn ha continuato a impegnarsi per renderle più ecologiche. E oltre alle stazioni di medie dimensioni, già completate, di Horrem e Lutherstadt Wittenberg, si sta ora concentrando su progetti più contenuti, che ospitano fino a circa 5.000 passeggeri al giorno.

Queste nuove piccole stazioni verdi prevedono cinque caratteristiche che ne consentono una costruzione semplificata. Sono innanzitutto realizzate in legno e quindi in modo sostenibile. I nuovi edifici sono prefabbricati e devono essere solo assemblati in loco. Sono inoltre formati sempre dagli stessi elementi, quindi possono essere prodotti in serie e poi personalizzati. Il design è semplice e mira a ridurre al minimo la complessità di gestione. Nella stazione pilota di Zorneding (vicino a Monaco), che è in fase di completamento, Deutsche Bahn ha installato sul tetto un impianto che alimenterà sia l’edificio sia l’infrastruttura di trasporto grazie a un sistema di accumulo dell’elettricità. Deutsche Bahn punta a essere completamente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2040.

Kerpen-Horrem, nella Germania occidentale, è la prima stazione europea a impatto climatico zero

«All’inizio ci siamo chiesti: come sarà la stazione del futuro?», spiega Oliver Hasenkamp, Direttore sviluppo e progettazione architettonica. «Non ci interessava solo sviluppare una stazione come sistema ecologico di mobilità, che conservasse le risorse e riducesse al minimo le emissioni di CO2. Volevamo anche concentrarci sulla comodità e sul comfort dei passeggeri. Abbiamo progettato quindi la StationGreen in modo da sfruttare le risorse naturali, come l’energia solare, utilizzando sia le celle solari sia le grandi finestre della facciata. Riteniamo che le questioni ambientali non debbano essere slegate dalla creazione di maggiore comfort per i passeggeri». StationGreen combina quindi la trasparenza architettonica con un approccio ambientale coerente, una funzione intermodale, connessioni digitali e accessi senza barriere.

Una stazione è sempre un punto di incontro. Per questo è stato importante portare quanta più luce possibile nell’edificio. StationGreen punta tutto su quella naturale: il vetro copre il 52% della facciata. Un ulteriore riflettore permette alla luce di raggiungere ogni parte della stazione per tutto il giorno e fornisce un mix di luce naturale e artificiale a risparmio energetico. Durante i mesi invernali, l’energia solare viene utilizzata anche per riscaldare alcune parti dell’edificio. Un’altra pietra miliare è il sistema di illuminazione artificiale estremamente efficiente: la sua tecnologia LED entra in funzione in base alle necessità.

Le StationGreen sfruttano le risorse naturali, come l’energia solare, utilizzando sia le celle solari sia le grandi finestre della facciata. L’impianto fotovoltaico genera elettricità e riduce le emissioni di carbonio.

Alla StationGreen, la produzione di energia a risparmio di risorse inizia dall’alto. La struttura del tetto è una costruzione nervata in legno lamellare, un materiale naturale rinnovabile. Il modello StationGreen di Horrem supporta un impianto fotovoltaico di 340 m2 con una produzione totale di energia di circa 31.000 kWh all’anno, che viene immessa nella rete elettrica pubblica. I collettori solari sono utilizzati per generare acqua calda per le strutture all’interno dell’edificio. Sistema solare termico montato sul tetto, sistema geotermico sotterraneo. Qui la stazione a emissioni zero fornisce anche energia, grazie a un sistema di pompe di calore con sonde geotermiche che fanno circolare l’acqua e portano il calore ai radiatori e al riscaldamento a pavimento. Una pompa di calore ad acqua salina raggiunge la massima efficacia.

Coltivato con erbe e piante aromatiche, il tetto di StationGreen non solo genera energia solare, ma raccoglie anche l’acqua piovana da utilizzare nei servizi igienici dell’edificio. La percolazione e l’evaporazione dell’acqua sulle superfici del tetto e sul terreno circostante creano anche un leggero effetto di raffreddamento nell’edificio e nelle aree adiacenti. StationGreen è una stazione digitale, a partire dalla biglietteria. I passeggeri possono parlare con il personale del servizio clienti 24 ore su 24 in videoconferenza. Questo riduce i costi offrendo loro un valore aggiunto.

DomusAir n. 8. Copertina
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