A Milano un ex ospizio è stato ristrutturato da Michele De Lucchi, che ha ridato valore alla proprietà facendo emergere elementi architettonici originali e progettando una diversa distribuzione interna. Riservato oggi a nuovi spazi abitativi, l'edificio si trova in un'area formata da fabbricati realizzati in periodi storici differenti, acquistata in passato dalla famiglia Dumolard e in seguito dato in regalo da un gentiluomo alla città di Milano e alle suore. L'ospizio sembra una villa aristocratica neoclassica sul lago, dotata di un giardino un tempo utilizzato per le erbe medicinali.
Rimandando all'idea medievale dell'hortus conclusus, il giardino ha mantenuto il carattere originario preservando gli alberi ad alto fusto quali i cedri del Libano e i tigli, mentre nelle superfici a prato trovano spazio anche siepi e aiuole geometriche con piante aromatiche.
Michele De Lucchi ha ristrutturato la villa ridandole lo splendore della fine dell’Ottocento, con balconate grandi e colonnati di ghisa recuperati. "Una proprietà unica in una posizione centrale che si può trovare solo in Italia", spiega il progettista, che l’ha trasformata in un complesso di edilizia mista formata da 25 abitazioni di lusso. Gli edifici storici della antica lavanderia industriale sono diventati la sede della Fondazione Elpis, realtà milanese dedicata all’arte contemporanea ed emergente. L'edificio di fronte a via Orti è stato trasformato in 6 ville indipendenti, mentre su via Lamarmora sono stati costruiti 45 nuovi appartamenti.
Obiettivo dello studio di Michele de Lucchi è stato quello di liberare l'edificio da tutte le sovrapposizioni avvenute nel tempo, rimodellando la forma originale attraverso la riqualificazione dell'impianto architettonico e il montaggio delle porte e delle finestre nelle loro proporzioni originali.
Un lavoro che ha visto impegnata Italserramenti, che per l’intero complesso ha progettato serramenti in legno, con profili e modanature sagomate, e in alluminio per garantire soluzioni performanti rispettando il design originale.
Per gli appartamenti è stata scelta la linea Caravaggio in legno di abete perchè offre la possibilità di inserire uno o più traversini, foderine nelle porte balcone e ferramenta a scelta. Le sue tre sezioni permettono anche l’inserimento di doppio o triplo vetro, normale o stratificato fino a 0,9 Uw. Per altri ambienti sono state invece posizionate le finestre in alluminio Italserramenti con sistema Slime Line 38 nella variante Classic, ad alto isolamento per temperature degli spazi ottimali.