Sonos è oggi l'azienda leader nel settore dell'audio connesso. Fondata meno di 20 anni fa, ha costruito un solido assortimento di prodotti che si collegano direttamente al wifi di casa e vengono controllati, a gruppi o singolarmente, da un'applicazione mobile semplice ma versatile o, più recentemente, da Alexa o Google Assistant. L'azienda di Santa Barbara si è conquistata un posto di tutto rilievo nel mercato dell'audio grazie un sistema audio digitale multiroom unico nel suo genere, con un ottimo suono, dispositivi minimalisti e una partnership con Ikea che ha incrementato la popolarità del marchio al di fuori dei confini degli Stati Uniti. Ad aprile il marchio ha fatto il primo passo nel mondo della creazione di contenuti con un aggregatore di radio personalizzato che include anche canali curati da artisti come Thom Yorke; ovviamente, può essere riprodotto solo da un altoparlante Sonos (anche se ci piacerebbe averlo in cuffia, in un futuro possibilmente non troppo lontano).

Oggi il marchio rilanciando il suo catalogo con tre nuovi prodotti, il più importante dei quali è una soundbar che si chiama Arc (e in effetti emette musica da un ideale “arco” di 270 gradi). La precedente soundbar di Sonos si chiamava Beam ed è stata uno dei prodotti di maggior successo nella storia dell'azienda. Le soundbar sono un prodotto molto popolare nell'audio, al giorno d'oggi, e la nuova Sonos Arc è praticamente una Beam sotto steroidi, impacchettata con un design iperelegante e piuttosto inedito. È il primo prodotto Sonos che sia dotato di Dolby Atmos, uno standard audio che al giorno d'oggi è sempre più comune tra i servizi online – almeno da 25 di loro, secondo Sonos. Quindi, è il nuovissimo standard Sonos per l'esperienza home-theatre, soprattutto se combinato con i nuovi Sonos Subs - ma ne parleremo più avanti. Dal comunicato stampa, apprendiamo che con un suono messo a punto “in collaborazione con i tecnici di mixagio vincitori del premio Oscar”, Arc incorpora 11 driver – tra cui due orientati verso l'alto per la migliore resa 3D dell'audio – che producono “chiarezza, dettaglio e profondità drammatici”, dice Sonos. La nuova soundbar inoltre è resa ancora più efficiente grazie al vasto corredata software che ha reso Sonos un brand di culto: dalle funzioni per migliorare il parlato al suono notturno studiato “per mitigare le esplosioni ad alto volume”, oltre alla tecnologia proprieatria Trueplay che sintonizza la soundbar in base all'ambiente in cui è installata; i setup per l'home theatre includono le modalità stereo, Dolby 5.1 e il già citato Dolby Atmos.

Esteticamente Arc è probabilmente il miglior dispositivo che Sonos abbia mai messo in vendita insieme al super-iconico Sub e ai diffusori One in edizione limitata lanciati in collaborazione con il marchio danese Hay. Questi ultimi consistevano però in un'esplosione di colore perfetta per arredare una casa sulla scia di un gusto che va per la maggiore su Instagram, mentre Sonos Arc “mira ad essere senza tempo”, spiegano a Domus, durante una sessione di domande e risposte via Zoom (sai, la quarantena!) Deirdre Leid (Product Leader) e Dana Krieger (Direttore del Design, Hardware). Si parte dalla scelta dei colori, solo due, bianco e nero, quindi “per far scomparire il prodotto in salotto”, sia quando la soundbar è montata a parete, sia quando è semplicemente appoggiata su un piano, solitamente sotto al tv.
Una delle particolarità di Arc sta nella sua forma perché non è squadrata, come la maggior parte delle soundbar che si trovano oggi in vendita, ma presenta dei bordi arrotondati. Vista di profilo, ha la forma di un ovale. "Avevamo bisogno di un approccio diverso, anche per via del Dolby Atmos", spiegano Leid e Kreiger: "vediamo un sacco di scatole quadrate, volevamo essere diversi". Alla fine, questa forma assottiglia le forme della soundbar, la fa apparire meno grande di quanto sia, e soprattutto da qualsiasi punto la si guardi, anche dal basso, appare sempre estremamente rifinita. “È un prodotto super complicato”, sottolineano nel corso della conversazione, raccontando che il team di progettazione e il team di sviluppo hanno lavorato fianco a fianco per realizzare la particolare griglia in plastica senza giunture. È dotata di più di 76.000 fori che diffondono il suono sia in orizzontale sia in verticale. “Abbiamo sviluppato una nuova tecnica di produzione per crearla”, dice Dana Krieger, “che impiega la termoformatura e la perforazione a controllo automatizzato”.
Ma è anche un prodotto dotato di tanti dettagli, come il sensore ambientale che abbassa automaticamente il livello di luminosità dei LED di stato quando si guarda un film e la stanza è buia.

Insieme ad Arc, Sonos ha presentato anche la terza generazione dei suoi subwoofer Sub, che arricchiscono l'esperienza d'ascolto con un maggior dettaglio nel raggio medio dei suoni e bassi chiari e definiti, con l'utilizzo di due driver che cancellano vibrazioni e rumori, e la nuova versione del suo speaker più potente, che ora si chiama semplicemente “Five” – ovvero “cinque”, mentre la versione precedente era catalogata come Play:5. Sonos Five ha più memoria, maggiore velocità di elaborazione, una nuova antenna wireless ed è disponibile anche nell'inedito colore bianco, una costante di tutti i nuovi tre prodotti, che possono appunto essere acquistati in versione bianca o nera.

Insieme ad Arc, Sonos ha presentato anche la terza generazione dei suoi subwoofer Sub, che arricchiscono l'esperienza d'ascolto con un maggior dettaglio nel raggio medio dei suoni e bassi chiari e definiti, con l'utilizzo di due driver che cancellano vibrazioni e rumori, e la nuova versione del suo speaker più potente, che ora si chiama semplicemente “Five” – ovvero “cinque”, mentre la versione precedente era catalogata come Play:5. Sonos Five ha più memoria, maggiore velocità di elaborazione, una nuova antenna wireless ed è disponibile anche nell'inedito colore bianco, una costante di tutti i nuovi tre prodotti, che possono appunto essere acquistati in versione bianca o nera.

Tutti questi prodotti saranno compatibili con la nuova app di Sonos, che si chiama S2, debutterà l'8 giugno, quindi immediatametne prima della messa in vendita di Arc, Sub e Five, e garantirà il supporto a tecnologie audio ad alta risoluzione, a partire dal Dolby Atmos, oltre a maggiore sicurezza e una esperienza utente migliorata, sostiene Sonos. Una buona notizia, che però ha un lato negativo per i sostenitori storici del brand, visto che molti dei dispositivi Sonos lanciati in passato rimarranno nell'ecosistema della vecchia applicazione, che ora viene chiamata “S1”, senza quindi avere accesso alle nuove funzioni. È come se l'ecosistema si spaccasse in due, perché S1 ed S2 non parleranno tra di loro. Quindi sarà probabilmente difficile integrare una nuova soundbar Arc e il suo supporto al Dolby Atmos in un sistema Sonos che esiste già da qualche anno, quello che magari anima i party con una unica selezione musicale in soggiorno e nel giardino di casa, mentre il vecchio Play:1 della cucina l'ha trasformata in una zona chill-out offrendo generose porzioni di Vivaldi e altra musica clssica. Si potrà quindi decidere di impostare tutti i device come S1 – ma quindi niente aggiornamenti e alta definizione! –, o avere due reti di speaker separati, o ancora di mettere mano al portafoglio e acquistare nuovi prodotti grazie al programma trade up di Sonos.

Tutti i nuovi prodotti possono essere preordinati già oggi sul sito Sonos e saranno consegnati a partire dal 10 giugno. Sonos Arc è disponibile a un prezzo di 899 euro, Sub a 799 e Five per 579 euro.