Francesca Perani, Louise Braverman and Caroline James

“Le donne sono sistematicamente emarginate dall’architettura”

L’emarginazione di Doriana Fuksas da un premio nazionale ha un impatto globale sul rapporto tra donne e architettura, affermano le promotrici di una petizione in favore del suo riconoscimento che ha raccolto le firme di Denise Scott Brown, Odile Decq e Rem Koolhaas.

La mancanza di riconoscimento per le donne nell’architettura di oggi è un problema multiforme, che non ha facili soluzioni.

Questa situazione negativa è esacerbata da una congiura del silenzio che ammanta il tema da lunga data, per cui le donne vengono sistematicamente emarginate, accidentalmente trascurate, non prese seriamente, pagate meno e sostanzialmente escluse dal discorso dell’architettura. Crediamo che sia il momento di invertire questa tendenza e coinvolgere le donne nel dialogo.

Per questo abbiamo lanciato una petizione per chiedere l’inclusione di Doriana Fuksas, partner ufficiale e direttrice dello Studio Fuksas, in qualità di titolare a pari merito del Lifetime Achievement Award conferito a Massimiliano Fuksas dall’INARCH Istituto Nazionale di Architettura di Roma.

Le donne vengono sistematicamente emarginate, accidentalmente trascurate, non prese seriamente, pagate meno

RebelArchitette e VOW Architects hanno da tempo creato con tenacia una piattaforma articolata per amplificare la voce delle donne del settore.

VOW Architects è un collettivo fondato nel 2018 in occasione del Voices of Women Architects Flash Mob​ ai Giardini napoleonici di Venezia durante le giornate inaugurali della Biennale. VOW nasce cinque anni dopo Voices from Venice, che si è rivolto a molte delle stesse donne – Caroline Bos, Louise Braverman, Odile Decq, Yasmin Shariff e Benedetta Tagliabue – per conoscere il loro punto di vista e la posizione che occupano nel campo dell’architettura.

Di recente VOW Architects ha instaurato una fruttuosa collaborazione con le attiviste di RebelArchitette, creatrici di un sito che riunisce 365 splendide architette di tutto il mondo, volonterosamente disponibili a tenere conferenze, partecipare a tavole rotonde ed essere presenti sui media. Crediamo che grazie a queste e ad altre piattaforme potremo continuare a far uscire dall’ombra le donne perché prendano il posto cui hanno diritto nella professione.

Il riconoscimento paritario di Doriana Fuksas mette in luce la necessità di inclusione dell’architettura

La campagna a favore di Doriana Fuksas è una tappa critica del nostro percorso. Il suo riconoscimento paritario mette in luce la necessità di inclusione dell’architettura. Oggi, grazie a Internet e ai social media, tutto ciò che accade localmente ha anche un’incidenza globale. Mettere in luce ogni singola omissione o gesto scorretto è un punto fondamentale.

Noi affermiamo che è il momento dell’uguaglianza #timefor50. Sei pronta/o a unirti a noi?

Francesca Perani, Louise Braverman e Caroline James fanno parte dei collettivi Voices of the Women (VOW) e RebelArchitette, che hanno lanciato la petizione per il riconoscimento paritario del premio INARCH a Doriana Fuksas e al suo partner Massimiliano.

La petizione oggi ha raccolto oltre 450 firme, tra cui quelle di Doriana e Massimiliano Fuksas, Denise Scott Brown, Bjarke Ingels, Beatrice Galilee, Rem Koolhaas e Odile Decq.

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