La Colombia ha un debole per i mezzi di trasporto alternativi, soprattutto per quei veicoli artigianali e ingegnosi che spuntano nei luoghi più impensati. Per raggiungere San Cipriano, cittadina afro-colombiana sulla costa pacifica immersa in un Parco Nazionale, i visitatori devono salire su una piccola piattaforma di legno con panche imbottite, messa in moto da vecchie motociclette la cui ruota posteriore poggia direttamente su un binario. È così che si percorre il chilometro e mezzo che conduce al paese.
Attraverso una giungla selvaggia, su ponti sospesi e dentro tunnel umidi, queste brujitas — letteralmente “piccole streghe”, come vengono chiamati i veicoli — sfrecciano tra le curve, stridendo e sobbalzando sui vecchi binari ferroviari. Se un treno dovesse improvvisamente comparire, o se un’altra brujita arrivasse in senso opposto, i conducenti chiedono semplicemente ai passeggeri di scendere, poi sollevano la piattaforma e la spostano a lato dei binari.
Prima che fossero utilizzate le motociclette, a muovere queste rudimentali carrozze erano i bambini del posto, che le spingevano avanti con lunghi bastoni come piccoli gondolieri, dando a chi viaggiava l’illusione di volare sui binari.
