I risultati del Premio Baffa Rivolta, dedicato al social housing

La selezione ha posto particolare attenzione alle soluzione tipologiche innovative e sostenibili, sia a livello sociale che ecologico.

Sono stati annunciati i risultati della nona edizione del Premio bandito dall’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Milano con la collaborazione della sua Fondazione, anche quest’anno con l'impegno di promuovere i migliori progetti di edilizia sociale realizzati negli ultimi 5 anni nei 27 paesi della Comunità Europea, in Regno Unito e in Svizzera.

Il Premio, inaugurato nel 2007, è ormai diventato un riferimento internazionale per la ricerca e il dibattito legato al tema del social housing, focalizzando l’attenzione verso la qualità complessiva dell’ambiente costruito e la sostenibilità progettuale. Questa edizione ha visto 19 candidati, provenienti da Germania, Italia, Olanda, Spagna e Svizzera, conclusi e consegnati tra gennaio 2018 e dicembre 2022. Il progetto Social Housing 1737 dello studio spagnolo H Arquitectes si è aggiudicato il premio europeo di architettura Matilde Baffa Ugo Rivolta 2023; mentre il progetto svizzero Umnutzung Felix Platter-Spital degli studi Müller Sigrist Architekten e Rapp Architekten ha ricevuto una menzione sul tema del riuso e della conversione.

Realizzato a Gavà, vicino a Barcellona, Social Housing 1737, rappresenta un’efficace risposta alla questione abitativa contemporanea, coniugando inclusione, condivisione e sostenibilità, favorendo la continuità biologica tra la zona della Serra de les Ferreres e il Parco Agricolo Llobregat. Tutte le camere dei 136 appartamenti che compongono il progetto si affacciano sul paesaggio, ma al tempo stesso racchiudono un atrio centrale, simile a un grande chiostro, in cui si concentrano i servizi e la circolazione delle abitazioni. .

Umnutzung Felix Platter-Spital, a Basilea, si pone invece come esempio virtuoso di rifunzionalizzazione di un ex-ospedale, che ora ospita 134 appartamenti e numerosi sevizi. La giuria ha apprezzato in particolare la qualità delle soluzioni tipologiche, ottenute adattando a un nuovo complesso abitativo lo schema rigoroso dell’edificio pre-esistente e vincolato, in grado di evitare l’emissione di circa 2mila tonnellate di co2 rispetto alla costruzione di un nuovo edificio.

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