Tra cinque o sei anni dovrebbe essere inaugurata la quarta linea della metropolitana di Atene, composta da 15 stazioni che andranno ad aumentare la portata della metro della capitale greca di più di un terzo, trasportando circa 340.000 passeggeri e togliendo dalla strada 53.000 auto al giorno, secondo la Società della Metropolitana di Atene, Elliniko Metro.
I lavori, iniziati nel 2021, comprendono anche la progettazione di quattro nuove piazze nei pressi delle fermate e la riqualificazione di altre tre già esistenti. I progetti scelti a novembre 2023 per i quattro nuovi siti, mostrano ingressi eleganti e minimalisti, circondati da aree pedonali con nuovi alberi appena piantati.
Eppure la gestione del progetto ha sollevato critiche da parte degli ateniesi, che esprimono preoccupazione sia per quanto riguarda la possibile riduzione del verde pubblico che l’aumento delle disparità sociali. In particolare si teme venga rapidamente gentrificato il quartiere di Exarcheia, storico quartiere anarchico della città. Anzi, alcuni sostengono che il luogo sia stato scelto proprio per accelerare questo processo.
La piazza principale di Exarcheia, attualmente in rovina, è infatti il sito di una prossima stazione che si teme trasformerà pesantemente l’area. Il quartiere ha una fortissima identità culturale e politica, e in passato è stata il fulcro di diversi disordini dopo l’uccisione nel 2008 di un ragazzo di 15 anni da parte della polizia.
Inoltre gli abitanti temono che questi lavori minaccino più o meno direttamente spazi pubblici già esistenti. Atene, infatti, pur non avendo grandi parchi, ha moltissime piccole piazze alberate a cui i residente sono estremamente affezionati, dei veri e propri salotti all’aperto.
A gennaio, le autorità competenti hanno interrotto i lavori intorno al parco Rizari, per esempio, fino a quando non saranno realizzati ulteriori analisi sugli effetti che il cantiere della metro potrebbe avere sulla vegetazione locale; e i residenti della centrale piazza Kolonaki hanno manifestato la loro indignazione nel vedere alberi adulti rimossi per essere ripiantati altrove.