Attraverso capi, accessori e opere d’arte, Prada torna a raccontarsi, a Shanghai, presso lo Start Museum, un’ex stazione ferroviaria trasformata in galleria d’arte contemporanea nel West Bund, il quartiere culturale della città, sul fiume Huangpu.
Dopo nove anni dalla prima edizione della mostra, Pradasphere, allestita a maggio del 2014 nei magazzini Harrods di Londra e poi approdata nel novembre dello stesso anno ad Hong Kong, la maison milanese stavolta sceglie la città più popolosa della Cina, a cui è strettamente legata.
La mostra, intitolata Pradasphere II – “Storie dal Magazzino Prada, scelte da Miuccia Prada e Raf Simons”, ripercorre in ordine cronologico la storia della maison, prendendo la forma di un magazzino che si sviluppa lunga un corridoio apparentemente infinito, delimitato da scaffali metallici con pannelli di velluto rosa e verde Prada, su cui svettano i vari look d’archivio, selezionati e curati da Raf Simons, l’attuale co-direttore creativo.

Per una nuova ecologia dell’abitare
L’eredità di Ada Bursi si trasforma in un progetto d’esame del biennio specialistico in Interior Design allo IED di Torino, in un racconto sull’abitare contemporaneo, tra ecologia, flessibilità spaziale e sensibilità sociale.