Sette anni dopo Christo, Helidon Xhixha riaccende i riflettori sul Lago d’Iseo

Il protagonista della mostra dell’artista albanese è un iceberg di 4 metri, monito del riscaldamento globale. Il lago lombardo aveva conquistato esposizione mondiale nel 2016 con The Floating Piers.

Helidon Xhixha, Iceberg. Image courtesy of Helidon Xhixha.

Helidon Xhixha, Cattedrale d’acciaio, 2020. Image courtesy of Helidon Xhixha.

Helidon Xhixha, Abbraccio di luce, 2021. Image courtesy of Helidon Xhixha.

Helidon Xhixha, Satellite, 2018. Image courtesy of Helidon Xhixha.

Helidon Xhixha, Neon, 2017. Image courtesy of Helidon Xhixha.

Il lago d’Iseo, dopo l’esperienza di “The Floating Piers” di Christo e Jeanne-Claude nel 2016, torna a confrontarsi con l’arte contemporanea, ospitando dal 24 giugno fino al primo d’ottobre 2023 le grandi sculture in acciaio inox dell’artista albanese Helidon Xhixha, raccolte per la mostra Acquariaterrafuoco, a cura di Ilaria Bignotti e Camilla Remondina.

Xhixha vive tra Milano e Dubai ed è famoso a livello internazionale per i suoi interventi di arte pubblica monumentale, che indagano i possibili legami tra scultura e ambiente. Il tema della sostenibilità unisce infatti le varie opere, tra cui spiccano l’installazione galleggiante “Iceberg” di quattro metri d’altezza, visibile da una passerella pubblica e già esibita come monito del riscaldamento globale sulle acque del Canal Grande durante la 56ma Biennale di Venezia, nel 2015; e “Satellite”, sotto i portici di piazza Garibaldi, sempre a Iseo.

Helidon Xhixha, Iceberg.

Image courtesy of Helidon Xhixha.

Helidon Xhixha, Cattedrale d’acciaio, 2020.

Image courtesy of Helidon Xhixha.

Helidon Xhixha, Abbraccio di luce, 2021.

Image courtesy of Helidon Xhixha.

Helidon Xhixha, Satellite, 2018.

Image courtesy of Helidon Xhixha.

Helidon Xhixha, Neon, 2017.

Image courtesy of Helidon Xhixha.