Guida al miart e alla Milano art week 2023

Si intitola “Crescendo” la nuova edizione della fiera d’arte moderna e contemporanea, che si allarga a tutta la città con proposte ed eventi paralleli. Ecco quali non perdere.

Dal 14 al 16 aprile prossimi gli spazi di Fieramilanocity ospiteranno “Crescendo”, la 27ª edizione di miart, fiera di arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta da Nicola Ricciardi, che la descrive a Domus con tre semplici parole: “traiettoria, restituzione e internazionalità”.

I tre termini raccolgono in sé i principi cardine della fiera di quest’anno. Prima di tutto, la consapevolezza di essere a metà di un percorso di ricostruzione, con una metafora edilizia che ben rappresenta la volontà, una volta ottenute le basi solide con le edizioni precedenti, di “costruire il primo, secondo e terzo piano”. In secondo luogo, la volontà di aprirsi alla città e ai suoi cittadini in maniera concreta e tangibile, “da qui è nato lo stimolo a costruire un programma di talk gratuito e fruibile da tutti, o ad allargare commissioni affinché anche le istituzioni cittadine possano avere una ricaduta positiva ed oggettiva da parte della fiera”, dichiara il direttore a Domus, riferendosi alle novità di quest’anno – citiamo in particolare le nuove collaborazioni con Triennale Milano e Fondazione Nicola Trussardi, ma anche il premio Massimo Giorgetti, alla sua prima edizione. 

miart 2022. Foto di Marco Beck Peccoz.

Così, i contenuti della fiera per la prima volta fuoriescono come radici dal proprio vaso per innestarsi in altri luoghi della città, partendo con Triennale Milano che ospita miart LIVE at Triennale Milano, una serie di incontri con grandi nomi come Jonathan Monk e Angharad Williams, Gianni Pettena e Italo Rota, Beatrice Trussardi e Massimiliano Gioni. Particolarmente significativa la sinergia con la Fondazione Nicola Trussardi che sceglie di dare inizio ai festeggiamenti per i suoi primi 20 anni come museo nomade proprio all’interno dei padiglioni della fiera, con una torta di Mauzio Cattelan. E poi c’è la collaborazione con le radio, con The Sound of miart.

Nel linguaggio musicale “Crescendo” indica l’aumento graduale d’intensità del suono; in relazione alla fiera rivela soprattutto la progressiva crescita di partecipazione. Una crescita che va a braccetto con la sempre maggiore rilevanza di Milano nell’arte. 

Stefano Calligaro, Spaghetti Uova 6 Pomodori 1 Kg Olio di oliva Pangrattato Acciughe 8, 2016, acrylic on canvas, 100x70 cm. Courtesy the artist andUNA, Piacenza.

“Questa città negli ultimi cinque anni ha assunto un ruolo chiave nello scenario dell'arte contemporanea europea”, racconta Ricciardi a Domus. Tra i motivi, gli investimenti nell'ambito di Expo 2015, l'apertura di Fondazione Prada e l'arrivo al timone di miart di Vincenzo de Bellis, che ha trasformato la fiera da una manifestazione locale a successo internazionale.

Questo ha comportato il radicamento in città di numerosi collezionisti stranieri, fenomeno ulteriormente accentuato in seguito alla Brexit, che a loro volta hanno fatto sì che molte gallerie straniere tornassero a vedere Milano come terreno fertile in cui espandersi e crescere. “Ho lavorato 4 anni a Torino, come direttore delle OGR, collaborando con Artissima e molte istituzioni in città, ottenendo dei bei risultati. Ma non sono paragonabili a quanto costruito in questi ultimi 3 anni a Milano”, conclude Ricciardi.

Non a caso, la Art Week si allunga nel 2023 al di là della continuità con la Design Week. Quest’anno numerosi musei e fondazioni hanno preso la rincorsa, aprendo la settimana precedente alla fiera – doveroso citare, tra le tante: l’elegante mostra personale di Ann Veronica Janssens a Pirelli HangarBicocca, Fondazione Prada con Cere Anatomiche e Fondazione ICA Milano con Nathlie Provosty, Bill Viola e Michele Pistoletto a Palazzo Reale. Non mancano poi iniziative dedicate all'arte pubblica, grazie all'inaugurazione di tre nuove opere di Rossella Biscotti, Liliana Moro, Otobong Nkanga per ArtLine, così come Falena, l'installazione monumentale di Nico Vascellari pensata per l’esterno del palazzo di Triennale Milano, oltre alla proposizione delle opere di Franco Mazzucchelli, anche in darsena.


Quest’anno miart cresce allargando anche il parco delle collaborazioni, con un brand di moda. Oltre alle partnership consolidate come il main partner Intesa Sanpaolo e Maison Ruinart, che proporrà un progetto speciale nella Vip lounge, arredata con Kartell e Saba – entra in sinergia con la fiera il brand di moda Msgm che commissiona al duo Eva & Franco Mattes un’opera site specific per l’ingresso di miart. 

Immagine di apertura: Yuri Ancarani, Il Capo, 2010. Still video. Courtesy Studio Ancarani

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