La Gen Z sta rilanciando le tecnologie anni 2000

Dalle fotocamere digitali vecchie ai Walkman, la generazione Z sembra attratta da prodotti tecnologici Y2K, oggetti sotto molti aspetti obsoleti e disconnessi dalla rete: è una tendenza che va oltre la semplice nostalgia.

Fotocamere digitali degli anni 2000 Le fotocamere compatte “punta e scatta” sono commercialmente morte, uccise dall’avvento degli smartphone. Ora la generazione Z è tornata a utilizzarle proprio per le ragioni che ne hanno decretato la scomparsa: sono dispositivi destinati ad un singolo caso d’uso che non migliorano in automatico le foto scattate a causa dei loro limiti ottici e tecnici. 
La qualità bassa non è un problema, A) perché fa parte dell'estetica (e anche perché i Gen Zers non sentono il bisogno di stampare) e B) perché la capacità di catturare l’esperienza sul momento è ciò che conta davvero. Nel suo libro “The Social Photo”, il teorico dei social media Nathan Jurgenson suggerisce che “la fotografia social diventa un mezzo importante per sperimentare qualcosa che non è rappresentabile come un'immagine, ma invece come un processo sociale: un apprezzamento dell'impermanenza fin a se stessa”.

Fotocamere digitali degli anni 2000: i modelli che vanno di più La serie Canon PowerShot e Nikon Coolpix della metà degli anni ’00 sono fra i dispositivi più cool tra i ragazzi della Gen Z in questo momento.

Fotocamere digitali degli anni 2000: la bassa qualità è ricercata Una foto scattata dai Gen Zers con una vecchia fotocamera digitale emula perfettamente i risultati insoddisfacenti che noi Millennials avremmo disprezzato all'epoca. 

Foto: Unsplash

Il ritorno del telefonino Un recente e molto diffuso reportage del New York Times ha raccontato la storia del Luddite Club, un gruppo di adolescenti di Brooklyn che promuove un movimento di liberazione dalle catene dei social media e dalla complessità della tecnologia connessa. 
Sebbene il Club sia chiaramente un’estremizzazione alimentata dalla buona vecchia angoscia adolescenziale, è anche la punta dell’iceberg di un fenomeno pi ampio. Gli adolescenti e i giovani adulti rifiutano sempre più spesso l'idea di una vita online improntata all’over-sharing. Il fenomeno è difficile da quantificare, ma il continuo successo dei telefoni dal design nostalgico e la rinascita dei telefoni senza app o accesso ai social hanno sicuramente a che fare con qualcosa di più della tendenza “detox” dei millennial pieni di sensi di colpa.

Il Walkman Guardians of the Galaxy nel 2014 e, più recentemente, Stranger Things potrebbero aver giocato un ruolo importante nella riscoperta del walkman e della musicassetta. La tendenza è in atto da tempo. Persino il recensore tecnologico superstar Marques Brownlee ha recensito un walkman originale di Sony nel 2019. I lettori di cassette portatili sono venduti a prezzi elevati su Etsy e eBay. E anche se sicuramente non riavvolgeranno il nastro in streaming, si stanno ritagliando la loro nicchia di aficionados più giovani. Si potrebbe pensare che non si tratti di un prodotto degli anni 00, ma in realtà Sony ha prodotto i lettori portatili di musicassette fino al 2010

Macchine fotografiche analogiche compatte La fotografia analogica è una tendenza in crescita da un po’ di tempo, e di certo non è un fenomeno limitato alla Gen Z. Tuttavia, c’è un trend nel trend che ha recentemente contribuito a far salire alle stelle i prezzi delle fotocamere compatte della tarda era delle fotocamere analogiche, come la Olympus mju II. Pur essendo una piccola e potente fotocamera analogica con un ottimo obiettivo, la mju II non vale certo i 200 e passa Euro che ci vogliono per comprarne una usata. 
La mju II è così popolare perché mescola brillantemente l'estetica della fotografia analogica con la semplicità delle fotocamere digitali. Qualcosa di difficile da trovare nelle fotocamere più vecchie che, sebbene qualitativamente migliori, comportano una curva di apprendimento molto più lunga per i non iniziati alle complessità della fotografia a pellicola.

Cuffie con cavo Nonostante cerchino rifugio nel ricordo di tempi più semplici, i Gen Z sono ancora attratti dal condividere le loro scelte retrò sui social media, in particolare su TikTok. Sulla piattaforma, l’hashtag #Y2K è molto popolare. Così come l’abitudine, o la scelta stilistica se preferite, di registrare video tenendo il microfono degli auricolari cablati vicino alla bocca. Che si tratti di auricolari Apple o di un’altra marca, i TikTokers sembrano amare le cuffie cablate a basso costo. In questo caso, la componente nostalgica si mescola a una scelta puramente tecnica: i microfoni delle cuffie cablate, soprattutto quelle più recenti, sono qualitativamente migliori di qualsiasi microfono montato su auricolari Bluetooth, anche costosi. Non c’è gara, perché la connessione a filo permette di trasmettere un segnale non degradato la cui qualità non può essere eguagliata dagli algoritmi di compressione del Bluetooth. 
Per quanto riguarda l’ascolto, la storia è diversa e l'estetica delle silhouette nere con cavo bianco degli auricolari per iPod della metà degli anni ’00 gioca sicuramente un ruolo.

Alphasmart Neo Creato nei primi anni ’00 come strumento per insegnare ai bambini a scrivere, anche l'elaboratore di testi portatile Alphasmart Neo 2 sta vivendo un inaspettato revival. Il dispositivo è una macchina da scrivere elettronica piuttosto elementare che può contenere più di 200 pagine di testo ed è dotata di funzioni di videoscrittura come il copia-incolla e persino un dizionario per il controllo ortografico. 
I giovani (e meno giovani) scrittori se le sono contendono su eBay e Amazon, perché consentono una forma di scrittura priva di distrazione che nessun programma informatico può davvero riuscire ad emulare.

Ogni generazione, da sempre, deve fare i conti con una qualche forma di nostalgia. All’apice del boom di MTV, molti Millennial riscoprivano e ascoltavano la musica degli anni Sessanta e Settanta. I giovani Gen X negli anni Ottanta e Novanta erano attratti dallo stile e dall’abbigliamento degli anni Cinquanta.
La Gen Z sta attraversando un’esperienza simile, ma con un’importante differenza. Oggi i giovani adulti sono ossessionati da moda, media, prodotti e musica che non sono davvero “vecchi” e risalgono al periodo della loro nascita o della loro prima infanzia.

Come la Gen X e i Millennial, hanno nostalgia di tempi più semplici, ma con una profonda differenza, perché ai teenager e giovani adulti di oggi per trovare quei tempi non serve tornare indietro di tre decadi come nel caso delle generazioni precedenti. I progressi della tecnologia, l’avvento di Internet mobile ad alta velocità, i social network e tutto ciò che è accaduto negli ultimi 20 anni sono sufficienti a giustificare un divario sufficiente per qualificare gli anni duemila (che a qualsiasi millennial sembrano ieri) come un’età dell'oro di semplicità e complessità ridotta, caratterizzata da esperienze di intrattenimento genuine e condivise su ampia scala. 

“Poiché le informazioni che i Gen Z possono scegliere di consumare sono così tante, mancano loro le esperienze condivise che le generazioni precedenti avevano quando tutti vedevano le stesse pubblicità, guardavano gli stessi programmi televisivi o ascoltavano la stessa musica”, afferma la dottoressa Joanne Frederick in un commento alla rivista Her Campus che descrive perfettamente il fenomeno. “I Gen Z guardano ai programmi dei primi anni ’00, come Friends, Sex and the City e That 70s Show, per sperimentare la vita in un modo che non hanno mai conosciuto, prima dell'ubiquità dei social media e della messaggistica”.

Friends, Bright/Kauffman/Crane Productions, Warner Bros. Television, 1994. Disponibile oggi in streaming su Netflix

La tendenza si è estesa oltre i media e l'intrattenimento e tocca anche il campo dei prodotti tech. Il rifiuto della complessità tecnologica e il bisogno di un significato condiviso hanno portato i giovani della Gen X a riscoprire ad esempio le prime macchine fotografiche digitali, i dispositivi musicali e persino ai telefoni cellulari di una quindicina o una ventina di anni fa. Tutte funzioni che oggi sono concentrate in un unico dispositivo, lo smartphone. Alcune aziende stanno anche cercando di capitalizzare questa tendenza, con risultati contrastanti. In questa gallery abbiamo raccolto sei dispositivi non così vecchi ma già obsoleti che la Gen Z sta riscoprendo e riportando in auge.

Immagine di apertura: The obligatory London dump, dall'account instagram @francescaleslie_

Fotocamere digitali degli anni 2000

Le fotocamere compatte “punta e scatta” sono commercialmente morte, uccise dall’avvento degli smartphone. Ora la generazione Z è tornata a utilizzarle proprio per le ragioni che ne hanno decretato la scomparsa: sono dispositivi destinati ad un singolo caso d’uso che non migliorano in automatico le foto scattate a causa dei loro limiti ottici e tecnici. 
La qualità bassa non è un problema, A) perché fa parte dell'estetica (e anche perché i Gen Zers non sentono il bisogno di stampare) e B) perché la capacità di catturare l’esperienza sul momento è ciò che conta davvero. Nel suo libro “The Social Photo”, il teorico dei social media Nathan Jurgenson suggerisce che “la fotografia social diventa un mezzo importante per sperimentare qualcosa che non è rappresentabile come un'immagine, ma invece come un processo sociale: un apprezzamento dell'impermanenza fin a se stessa”.

Fotocamere digitali degli anni 2000: i modelli che vanno di più

La serie Canon PowerShot e Nikon Coolpix della metà degli anni ’00 sono fra i dispositivi più cool tra i ragazzi della Gen Z in questo momento.

Fotocamere digitali degli anni 2000: la bassa qualità è ricercata Foto: Unsplash

Una foto scattata dai Gen Zers con una vecchia fotocamera digitale emula perfettamente i risultati insoddisfacenti che noi Millennials avremmo disprezzato all'epoca. 

Il ritorno del telefonino

Un recente e molto diffuso reportage del New York Times ha raccontato la storia del Luddite Club, un gruppo di adolescenti di Brooklyn che promuove un movimento di liberazione dalle catene dei social media e dalla complessità della tecnologia connessa. 
Sebbene il Club sia chiaramente un’estremizzazione alimentata dalla buona vecchia angoscia adolescenziale, è anche la punta dell’iceberg di un fenomeno pi ampio. Gli adolescenti e i giovani adulti rifiutano sempre più spesso l'idea di una vita online improntata all’over-sharing. Il fenomeno è difficile da quantificare, ma il continuo successo dei telefoni dal design nostalgico e la rinascita dei telefoni senza app o accesso ai social hanno sicuramente a che fare con qualcosa di più della tendenza “detox” dei millennial pieni di sensi di colpa.

Il Walkman

Guardians of the Galaxy nel 2014 e, più recentemente, Stranger Things potrebbero aver giocato un ruolo importante nella riscoperta del walkman e della musicassetta. La tendenza è in atto da tempo. Persino il recensore tecnologico superstar Marques Brownlee ha recensito un walkman originale di Sony nel 2019. I lettori di cassette portatili sono venduti a prezzi elevati su Etsy e eBay. E anche se sicuramente non riavvolgeranno il nastro in streaming, si stanno ritagliando la loro nicchia di aficionados più giovani. Si potrebbe pensare che non si tratti di un prodotto degli anni 00, ma in realtà Sony ha prodotto i lettori portatili di musicassette fino al 2010

Macchine fotografiche analogiche compatte

La fotografia analogica è una tendenza in crescita da un po’ di tempo, e di certo non è un fenomeno limitato alla Gen Z. Tuttavia, c’è un trend nel trend che ha recentemente contribuito a far salire alle stelle i prezzi delle fotocamere compatte della tarda era delle fotocamere analogiche, come la Olympus mju II. Pur essendo una piccola e potente fotocamera analogica con un ottimo obiettivo, la mju II non vale certo i 200 e passa Euro che ci vogliono per comprarne una usata. 
La mju II è così popolare perché mescola brillantemente l'estetica della fotografia analogica con la semplicità delle fotocamere digitali. Qualcosa di difficile da trovare nelle fotocamere più vecchie che, sebbene qualitativamente migliori, comportano una curva di apprendimento molto più lunga per i non iniziati alle complessità della fotografia a pellicola.

Cuffie con cavo

Nonostante cerchino rifugio nel ricordo di tempi più semplici, i Gen Z sono ancora attratti dal condividere le loro scelte retrò sui social media, in particolare su TikTok. Sulla piattaforma, l’hashtag #Y2K è molto popolare. Così come l’abitudine, o la scelta stilistica se preferite, di registrare video tenendo il microfono degli auricolari cablati vicino alla bocca. Che si tratti di auricolari Apple o di un’altra marca, i TikTokers sembrano amare le cuffie cablate a basso costo. In questo caso, la componente nostalgica si mescola a una scelta puramente tecnica: i microfoni delle cuffie cablate, soprattutto quelle più recenti, sono qualitativamente migliori di qualsiasi microfono montato su auricolari Bluetooth, anche costosi. Non c’è gara, perché la connessione a filo permette di trasmettere un segnale non degradato la cui qualità non può essere eguagliata dagli algoritmi di compressione del Bluetooth. 
Per quanto riguarda l’ascolto, la storia è diversa e l'estetica delle silhouette nere con cavo bianco degli auricolari per iPod della metà degli anni ’00 gioca sicuramente un ruolo.

Alphasmart Neo

Creato nei primi anni ’00 come strumento per insegnare ai bambini a scrivere, anche l'elaboratore di testi portatile Alphasmart Neo 2 sta vivendo un inaspettato revival. Il dispositivo è una macchina da scrivere elettronica piuttosto elementare che può contenere più di 200 pagine di testo ed è dotata di funzioni di videoscrittura come il copia-incolla e persino un dizionario per il controllo ortografico. 
I giovani (e meno giovani) scrittori se le sono contendono su eBay e Amazon, perché consentono una forma di scrittura priva di distrazione che nessun programma informatico può davvero riuscire ad emulare.