Da oltre 20 anni lo studio di Stefano Boeri studia, s’interroga e progetta tenendo conto degli elementi naturali e in particolare delle piante e del verde. È un lavoro che va dalla scala urbana a quella dell’edificio fino agli interni; dai corridoi verdi che attraversano le città al Bosco Verticale, il famoso edificio milanese, vincitore nel 2014 dell’International Highrise Award, competizione internazionale per l’assegnazione del premio di grattacielo più bello del mondo. Un edificio, il Bosco Verticale, che è diventato una sorta di modello in scala 1:1 per ben più ampi insediamenti in Cina – lo studio ha sede a Milano, Shanghai e Tirana.
Ma ci sono molti altri progetti, alcuni anche soltanto speculativi, che contribuiscono ad approfondire il tema della relazione tra esseri umani e natura collaborando con molti e diversi specialisti di altre discipline.
Green Obsession è in realtà il titolo dell’ultimo libro dello studio, uscito per Actar Publishers nel novembre scorso che, oltre a presentare 56 progetti, contiene i saggi di filosofi, urbanisti, paesaggisti ma anche un contributo della famosa etologa Jane Goodall.
Domus Café della stampa
Mercoledì 28 settembre - ore 12.00
Cersaie, Bologna
Green Obsession
Una conversazione tra Stefano Boeri, Stefano Boeri Architetti
e Simona Bordone, Domus