A Roma, i giardini di Villa Medici – il cui progetto fu sviluppato da Ferdinando de’ Medici alla fine del XVI secolo – ospiteranno quattro padiglioni architettonici sostenibili fino al 2 ottobre. Le quattro “capanne” sono state progettate per il Festival des Cabanes dagli studi di architettura francesi DREAM, KOZ e WALD, e da gruppo di studenti del Master in Arti Politiche (SPEAP) di Sciences Po e dell’École des Arts Décoratifs, fondato dal filosofo e sociologo Bruno Latour.

Esposte all’aperto per cinque mesi, all’interno di una scenografia visiva firmata dal collettivo italiano di architetti orizzontale, queste strutture leggere in legno offrono ai visitatori una rinnovata esperienza dei giardini della villa. L’idea alla base di questi progetti temporanei è di abbracciare la dimensione poetica e conviviale della capanna come luogo ospitale e crocevia di diverse culture e discipline.

In particolare: il padiglione dello studio DREAM si chiama Pavillon ça joue ! e con la sua struttura a spirale, costellata da canestri da basket a diverse altezze e porte da calcio, vuole celebrare il gioco in tutte le sue forme. Il formato regolamentare dei campi da gioco viene qui destrutturato a vantaggio di uno spazio curvo che incoraggia una libera e creativa appropriazione dell’ambiente da parte dei visitatori.

KOZ ha invece riunito sotto un pino ricordi di costruzioni improvvisate dai bambini, ma al tempo stesso sapienti. Sous le pin è una galleria sospesa, da cui contemplare il prato fiorito, i tetti e le cupole. Un  ruvido rifugio in cui ripararsi temporaneamente all’ombra, circondati dalle piante.