La University of Southern California (USC) ha venduto casa Freeman, storica residenza costruita da Frank Lloyd Wright nella prima metà degli anni Venti del Novecento, a un imprenditore immobiliare di Los Angeles – Richard E. Weintraub, presidente e CEO di Weintraub Real Estate Group – con un accordo privato che vedrà il delicato sito preservato e ristrutturato.
La struttura, situata nelle colline di Hollywood al 1962 di Glencoe Way, un tempo è stata un polo in stretto dialogo con la natura circonstante per i creativi di losangelini. Poi, nel 1986, gli originari proprietri, Samuel e Harriet Freeman, l’hanno donata all'Architecture School dell’UCS. L’edificio di circa 900 metri quadri è una delle sei case progettate da Wright con il sistema strutturale dei textile block, un’originale metodo costruttivo ideato dall’architetto nei primi anni Venti, fondato su muri composti da blocchi in cemento armato decorati da pattern.
A seguito ai danni causati dal terremoto del 1994, i conservatori dei beni architettonici erano preoccupati per il deterioramento delle condizioni della casa. Un grant della FEMA e una raccolta fondi da parte dell’USC nel 2005 avevano finanziato le riparazioni alla facciata indebolita dell'edificio e ad altri elementi strutturali; ma il progetto di restauro si è fermato quando l’amministrazione dell'Università è cambiata. Nel 2019, sono emerse poi nuove preoccupazioni rispetto alla proprietà dell’USC quando è stato scoperto che l’università non aveva denunciato il furto di diversi mobili di design dalla casa di Wright.
Weintraub ha acquistato la proprietà per 1 milione e 800mila dollari, una piccola cifra rispetto ai 4 milioni e 250mila dollari per cui la USC l’aveva messa sul mercato a luglio. Prima di fermare l’accordo con Weintraub, l’Università aveva già ridotto il prezzo di un milione, a causa delle importanti esigenze di ristrutturazione. Tra le condizioni di vendita, la Los Angeles Conservancy ha posto una servitù di conservazione sul sito storico, vietando a Weintraub o a qualsiasi altro futuro acquirente di demolire o custruire ampliamenti. L’accordo prevede anche sia consentito l’accesso al pubblico per programmi educativi quattro volte all’anno.