Hanno aperto le nuove stazioni della metro di Roma e sono uniche al mondo

La Linea C entra nel cuore della Capitale con due nuove “archeostazioni”,  Colosseo–Fori Imperiali e Porta Metronia, che uniscono infrastruttura contemporanea, patrimonio storico e percorsi museali sotterranei.

Dopo 12 lunghi anni di cantiere, sono state inaugurate due nuove fermate della Linea C della Metropolitana di Roma, La Colosseo/Fori Imperiali e Porta Metronia, due stazioni-museo che rappresentano un segmento fondamentale nel piano di potenziamento del trasporto pubblico della Capitale e un esempio di integrazione tra infrastruttura contemporanea e patrimonio archeologico.

Le due archeostazioni, realizzate per conto di Roma Capitale dal consorzio Metro C guidato da Vianini Lavori e Webuild, sono state progettate per tutelare e valorizzare i reperti archeologici emersi durante gli scavi. La grande ricchezza del patrimonio culturale dell’area ha infatti costituito uno degli aspetti più delicati di questo ampio intervento ingegneristico, che è stato però affrontato con soluzioni tecnologicamente all’avanguardia. In particolare, l’adozione della tecnica del “top-down archeologico” ha permesso di realizzare i solai progressivamente, seguendo lo scavo dall’alto al basso, garantendo al tempo stesso la stabilità strutturale e la continuità delle indagini archeologiche. Un approccio che ha permesso di ripensare la mobilità urbana in modo integrato, per renderla capace di accogliere la stratificazione storica del sito. 

La stazione Colosseo - Fori Imperiali, Linea C, Roma. Courtesy Comune di Roma

Alla stazione Colosseo–Fori Imperiali, situata a circa venti metri di profondità, i passeggeri attraverseranno ambienti che raccontano secoli di storia romana dialogando apertamente con il contesto monumentale. L’allestimento del percorso museale curato e finanziato dal Parco archeologico del Colosseo con la partecipazione del Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza è stato sviluppato in cinque ambiti tematici, integrati in una narrazione che si sviluppa dall’ingresso fino al piano banchina.

Il cuore narrativo del progetto museografico, ideato da Filippo Lambertucci e Andrea Grimaldi, è infatti il tema del pozzo, qui inteso come metafora del viaggio nel sottosuolo e nella storia. Alcuni reperti rinvenuti durante gli scavi – 28 pozzi di età repubblicana, il balneum di una domus databile tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. e una domus imperiale con affreschi – si alternano su vari livelli a diorami e videoinstallazioni, in un confronto visivo tra passato e presente che affianca il valore culturale a quello funzionale del trasporto pubblico. 

Courtesy Mobilità Roma

Poco più a sud, Porta Metronia restituisce un’altra pagina della Roma antica. Qui i lavori hanno portato alla luce testimonianze della vita militare e civile dell’area, tra cui una caserma romana con la casa del comandante, che confluiranno in un museo la cui apertura è prevista nei prossimi mesi e che sarà collegato alla stazione tramite una piazza ipogea a entrate separate. 

L’arrivo della Linea C in quest’area strategica migliora sensibilmente i collegamenti tra il quadrante est della città e il centro monumentale, creando nuove interconnessioni con le altre linee della metropolitana e offrendo un’alternativa concreta al traffico di superficie. Ma il valore dell’opera, ha spiegato Alfonsina Russo, già Direttore del Parco archeologico del Colosseo, va oltre l’aspetto funzionale: "Si tratta di un importante intervento di valorizzazione del patrimonio culturale all’interno di un’infrastruttura fondamentale per la mobilità di cittadini e turisti, un esempio di come l’archeologia preventiva possa trasformarsi in un’occasione di condivisione di nuove conoscenze con la comunità".