Grazie 2021, benvenuto 2022

L’editoriale del direttore Walter Mariotti chiude simbolicamente il nostro 2021, un anno positivo per Domus, nonostante le difficoltà della pandemia, e un trampolino di lancio verso il prossimo.  

Alla fine di un secondo anno complicato, provo solo gratitudine e felicità.

Tra i molti motivi, personali e professionali, il privilegio di appartenere a una comunità che da quasi un secolo non smette di meravigliarsi perseguendo una visione eccentrica rispetto allo spirito del tempo. Un orizzonte ispirato allo spirito critico, la bellezza, la sostenibilità, l’inclusione. Da molto prima che diventassero le parole d’ordine del nostro tempo.

Editoriale Domus è una realtà che sulla fiducia di una proprietà lungimirante e generosa continua a dimostrare come nella vita non contino i ruoli ma la visione. Non quello che si è, ma quello che si fa. Con tenacia, nel silenzio, giorno dopo giorno anche quest’anno Domus ha dimostrato tutto il suo valore, la sua resilienza, la sua capacità creativa e generativa. Risultati che mi fanno sentire orgoglioso di farne parte. E di servirla.

Quest’anno tutti gli obiettivi di Domus – culturali, editoriali, strategici e perfino economici – sono stati raggiunti. Il magazine segna una delle sue migliori stagioni grazie anche alla sintesi tra pensiero, estetica e natura proposta dal maestro giapponese Tadao Ando. E si prepara all’immaginazione pirotecnica di Jean Nouvel, che dopo Michele De Lucchi, Winy Maas, David Chipperfield e appunto Tadao Ando sarà il quinto Guest Editor della serie 10x10x10, che nei prossimi cinque anni riserverà altri colpi di scena. Dimostrando la capacità attrattiva di Domus che in un contesto sempre più fluido rinnova la propria leadership globale.

Anche il nostro sito prosegue la sua crescita, sia in termini di audiences che di concezione, culturale e organizzativa. Dimostrando che l’architettura e il design sono sempre più le matrici concettuali del nostro tempo, comuni a discipline e ambiti diversi e spesso inaspettati. E che la relazione stretta tra giornalismo e digital engeneering e marketing non è un limite ma l’unica possibilità. Di mantenere alti i numeri ma soprattutto i concetti, le evocazioni, gli standard di qualità giornalistica.

Se è inutile dire che l’editoria attraversa una fase critica, mi sento di ripetere che l’esperienza di Domus è la migliore dimostrazione che le idee, la critica e il coraggio godono invece di ottima salute. La conferma è il successo di due nuovi magazine – DomusAir, dedicato alle infrastrutture globali, e BrerAZ, che riafferma il “Modello Milano”, che prima di essere impreditoriale è culturale. Progetti che dimostrano come le partnership con aziende diverse ma allineate nei valori e nella visione culturale, come One Works ed Equita, sono la chiave di nuovi processi virtuosi.

Se è inutile dire che l’editoria attraversa una fase critica, mi sento di ripetere che l’esperienza di Domus è la migliore dimostrazione che le idee, la critica e il coraggio godono invece di ottima salute

Domus saluta l’anno che se ne va con due nuove partnership internazionali. Domus Georgia, che allarga lo spettro delle tradizionali licenze verso l’ultima frontiera, che da Tiblisi porta fino a Mumbai, e Domus Iran, che grazie agli auspici dell’Ambasciatore Giuseppe Perrone e del primo segretario David Balloni, dimostrano come la cultura riesca a unire quanto la politica rischia di allontanare.

Con il successo infine della quarta edizione di Domusforum, il think thank pensato per elaborare un futuro possibile per le città, e la consulenza strategica con la Città di Taranto, voluto in primis dal Sindaco Rinaldo Melucci, dall’assessore Ubasldo Occhinegro e da una giunta mai così illuminata, Domus ha dimostrato alla Biennale di Venezia che oggi la vera mancanza non è un metaverso ma un metaluogo, dove dati e necessità trovino soluziine in nessi capaci d’illuminare gli enigmi della vita associata.  Proprio come Domusdinner, il nuovo concept di soft power lanciato a Novembre a Milano che ripeteremo in altre città.

Walter Mariotti, direttore editoriale Domus

Per farci un regalo sotto all’albero abbiamo messo The growing city, il primo saggio critico sul nuovo Campus Bocconi di Milano, realizzato dallo studio SANAA, che rappresenta una pietra miliare nello sviluppo dell’idea di città, di educazione e di comunità postmoderna.

La ragione è semplice. Come nel 1928, anche nel 2022 Domus vuole ripartire da Milano per guardare il mondo. E portare il mondo a Milano, che dopo due anni di pandemia non è mai stata così bella. Buon Anno,

WM 

Come nel 1928, anche nel 2022 Domus vuole ripartire da Milano per guardare il mondo. E portare il mondo a Milano, che dopo due anni di pandemia non è mai stata così bella.

Ultime News

Altri articoli di Domus

Leggi tutto
China Germany India Mexico, Central America and Caribbean Sri Lanka Korea icon-camera close icon-comments icon-down-sm icon-download icon-facebook icon-heart icon-heart icon-next-sm icon-next icon-pinterest icon-play icon-plus icon-prev-sm icon-prev Search icon-twitter icon-views icon-instagram