Un nuovo lavoro di Do Ho Suh è stato inaugurato a New York, parte integrante della serie d’installazioni d’arte pubblica situate di fronte al Whitney Museum of American Art e alla High Line. L’opera site-specific dell’artista coreano riconnette visivamente la facciata dell’edificio al 95 di Horatio Street con la ferrovia sopraelevata che una volta dominava il quartiere.
95 Horatio Street
A New York, un nuovo lavoro site-specific di Do Ho Suh riconnette visivamente la facciata al 95 di Horatio Street con la sopraelevata che un tempo dominava il quartiere.
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- 19 luglio 2017
- New York
Andando oltre la High Line che oggi termina a Gansevoort Street, Suh prova a immaginare come doveva configurarsi la vista quando i binari dei treni continuavano, attraversando gli edifici di SoHo. L’immagine ricostruita in digitale, intitolata 95 Horatio Street, è stata inaugurata lo scorso 26 giugno, all’incrocio sud-ovest tra Gansevoort e Washington Street.
Suh è interessato al significato emotivo e psicologico dello spazio architettonico: il suo rapporto con la memoria personale e il crollo del tempo sono i temi che esplora attraverso diversi media. La ricostruzione di vecchi edifici, le macchie dell’interno del suo appartamento di New York replicate meticolosanete e i disegni di strutture architettoniche mobili e antropomorfe sono alcune delle sue suggestioni e riflessioni sulla definizione di casa e sul modo in cui questa definizione è influenzata dagli spostamenti e dal contesto.
95 Horatio Street è il sesto lavoro di questa serie d’installazioni d’arte pubblica organizzata dal Whitney in collaborazione con TF Cornerstone e High Line Art. La serie ha presentato opere di Alex Katz (2014), Michele Abeles (2015), Njideka Akunyili Crosby (2015-2016), Torbjørn Rødland (2016-2017) e Puppies Puppies (2017).
26 giugno 2017 – in corso
Do Ho Suh: 95 Horatio Street
Incrocio tra Gansevoort e Washington Streets