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Premio Ars Electronica
I vincitori dell’ultimo Premio Ars Elettronica giocano sulle percezioni, le prospettive e le ossessioni digitali, facendo emergere mondi nascosti e questioni sociali di attualità.
Per il Premio Ars Electronica 2017 sono stati presentati 3.677 lavori da 106 paesi diversi. I vincitori di quest’anno provengono da Repubblica Democratica del Congo, Belgio, Germania, Canada, Irlanda, Slovenia e Austria.
Le cinque categorie principali sono Computer Animation/Film/VFX, Hybrid Art, Digital Music e Sound Art, Create Your World e il Premio Speciale netidee. Per ogni categoria la giuria ha assegnato un Golden Nica, un Award of Distinction e una serie di menzioni d’onore. Il vincitore di Computer Animation è David OReilly, irlandese che ha creato Everything, un’opera a metà tra videogioco e arte, dove tutto ciò che gli utenti vedono è interattivo. Everything è un continuo spostamento tra microcosmo e macrocosmo, e consente di osservare l’intero universo dal punto di vista di migliaia di soggetti e oggetti diversi. I giocatori possono anche leggere i pensieri di molti degli oggetti presenti, pensieri che vanno dal filosofico all’assurdo. La voce del narratore è quella del filosofo Alan Watts, morto nel 1973.
Il premio Hybrid Art è andato a Maja Smrekar, slovena, per la sua opera K-9_topology che ruota intorno ai temi che l’umanità affronta da tempo immemorabile. Per la categoria Digital Music & Sound Art è stato premiato Cedrik Fermont e Dimitri della Faille (provenienti da Belgio, Canada, Germania) con il libro Not Your World Music: Noise in South East Asia, sull’arte, la politica, l’identità, il genere e il capitalismo globale. L’opera presenta noise & sound art, musica elettro-acustica, musica sperimentale e industriale del passato e del presente del sud-est asiatico, dando un contributo anti-sessista e anti-coloniale a un discorso sulla società, sulla rappresentanza sociale, sulla disuguaglianza, sulla marginalizzazione e sul colonialismo.
Vincitore della sezione Create your world, Lisa Buttinger (Austria) ha creato la nonvisual-art, un’immagine che è simultaneamente visibile e invisibile, dove le pellicole di cellofan e le bolle d’aria intrappolate in uno strato adesivo si rifrangono in modo altamente artistico una volta colpite dalla luce. Il premio speciale netidee è andato al Big Poop Data di Robert Miller, Nico Rameder, Daniel Wetzelhütter (tutti austriaci): un approccio satirico sul tema della privacy online e dei sensori di implementazione tecnica come mezzo per raccogliere informazioni. In questo caso vengono raccolti i dati sull’uso della carta igienica e dell’acqua, così come la durata media del tempo “richiesto”. È un commento critico sull’ossessione sempre più diffusa della raccolta di dati digitali e un appello a salvaguardare la nostra privacy digitale.
Premio Ars Electronica 2017
Ars Electronica Center
Ars-Electronica-Straße 1, Linz
Austria