di Venezia. La seconda pellicola è una narrazione poetica filtrata dallo sguardo dei designer brasiliani racconta un Brasile sconosciuto. Un documentario che svela le esperienze, i ricordi e le ispirazioni del famoso duo di San Paolo. Ad Alessandro Mendini un omaggio dovuto: Volevo essere Walt Disney, un racconto della sua poetica raccolto da Francesca Molteni. Un’altra première di MDFF.
The Destruction of Memory diretto da Tim Slade e basato sul libro omonimo dello scrittore e giornalista inglese Robert Bevan, affronta un tema di scottante attualità: la guerra dichiarata all’architettura. La pellicola che apre con la distruzione di Palmira in Siria evidenzia come il genocidio dell’arte, dei simboli culturali e architettonici sia una precisa volontà politica mirata alla cancellazione della memoria dei popoli. Introduce la pellicola Andrea Kerbaker, scrittore e docente di Istituzioni e Politiche Culturali all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Non mancheranno omaggi ai protagonisti del presente e del passato anche con pellicole italiane, tra i molti Jean Nouvel, Piero Fornasetti, Álvaro Siza, Andrea Branzi, Børge Mogensen, Eero Saarinen – presentato da Domus – e il fashion designer Yohji Yamamoto, che ci guiderà per le strade della sua Tokyo svelandoci l’inizio della sua storia, il rapporto con la madre e con la sua idea di creatività.
6–9 ottobre 2016
Milano Design Film Festival
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Anteo spazioCinema
via Milazzo 9 Milano
