Padiglione Nigeria

Diminished Capacity affronta questioni complesse come l’esaurimento delle risorse, la migrazione e i micro e macro cambiamenti globali con un approccio analitico.

A partire dalla Nigeria, Diminished Capacity si focalizza su un momento di transazione storica, con l’ambizione di riscrivere la storia attraverso le interpretazioni inedite che non sono mai state pubblicate. Il progetto, curato da Camilla Boemio con i lavori dell’architetto Ola-Dele Kuku, riflette sul concetto del conflitto e della manipolazione come inesorabile meccanismo trainante del nostro mondo.

Ola-Dele Kuku, Diminished Capacity, Padiglione Nigeria, Biennale di Architettura di Venezia 2016

Nel corso della sua attività, Ola-Dele Kuku ha ridefinito il tema della rappresentazione in un’ottica temporale. Lavorando con il disegno, l’installazione e gli oggetti, mette in discussione i pilastri delle applicazioni architettoniche e delle strategie manipolative dei metodi di rappresentazione – come la pianta, il prospetto e la sezione – dando vita a inquietanti ripensamenti del loro formalismo estremo. L’installazione alla Biennale abbraccia un approccio socio-filosofico analitico che affronta questioni complesse come l’esaurimento delle risorse e la loro gestione, la migrazione, i micro e macro cambiamenti globali e le sempre maggiore debolezza dei paesi causata dalle strategie manipolative.

Ola-Dele Kuku, <i>Diminished Capacity</i>, Padiglione Nigeria, Biennale di Architettura di Venezia 2016
Ola-Dele Kuku, <i>Diminished Capacity</i>, Padiglione Nigeria, Biennale di Architettura di Venezia 2016
Ola-Dele Kuku, <i>Diminished Capacity</i>, Padiglione Nigeria, Biennale di Architettura di Venezia 2016
Ola-Dele Kuku, <i>Diminished Capacity</i>, Padiglione Nigeria, Biennale di Architettura di Venezia 2016
Ola-Dele Kuku, <i>Diminished Capacity</i>, Padiglione Nigeria, Biennale di Architettura di Venezia 2016
Ola-Dele Kuku, <i>Diminished Capacity</i>, Padiglione Nigeria, Biennale di Architettura di Venezia 2016