Una torre con un diametro di 3,2 metri e un’altezza di 8 metri è stata costruita in un campo di patate all’incrocio di due strade rurali, come un segno che indica il modo per uscire da questo piccolo insediamento, simile a molti altri paesi in Russia.

In effetti, si tratta di una colonna rotonda allargata sormontata da un capitello quadrato alto più di un metro.

Combinando queste forme enfaticamente semplici, gli architetti hanno ricreato una colonna pre-petrina, caratteristica dell’architettura tradizionale russa.

Tradizionali sono anche i materiali scelti per questo progetto: entrambe le facciate della torre e le pareti interne sono ricoperte di intonaco di terra cruda. Visivamente, questa struttura richiama alla mente molte associazioni: da una banale torre d’acqua all’ultima colonna superstite di un’acropoli scomparsa.

La torre incarna un principio fondamentale: è sia letteralmente che metaforicamente un supporto. La metafora si rivela più pienamente a coloro che camminano intorno alla torre per scoprire sul lato opposto alla strada una porta poco appariscente. Entrando, vediamo che il lucernario sul tetto della struttura la trasforma in un pozzo luce. Il lucernario è realizzato in vetro giallo, in modo che lo spazio interno a brilli di una calda luce giallastra anche durante la stagione più nuvolosa.

Le pareti interne della torre ospitano una mostra permanente costituita da oggetti della vita rurale che sono stati raccolti da villaggi e insediamenti vicini.

Posizionati a spirale, questi manufatti sembrano salire verso il cielo, sottolineando l’importanza del lavoro della terra, da sempre alla base del benessere dell’uomo.