Sit Down!

Decretati i vincitori del concorso con cui Istituto Marangoni e Cappellini hanno invitato giovani progettisti a ideare una seduta che coniugasse usi occidentali e tradizione orientale.

Matteo Agati, Pagh
Il 28 luglio scorso è stato decretato il vincitore di Sit Down!, il concorso internazionale di idee lanciato da Istituto Marangoni e Cappellini in aprile e che si è concluso il 10 luglio.
I membri della giuria, Massimo Zanatta – School Director di Istituto Marangoni School of Design, Cristina Morozzi – Director of Education di Istituto Marangoni School of Design, Giulio Cappellini, Piero Lissoni, Emanuele Farneti, e Sam Baron, hanno attentamente valutato i progetti presentati e selezionato le idee che meglio interpretavano il tema del concorso: ideare una nuova tipologia di seduta, caratterizzata da innovazione formale, funzionalità e comfort, capace di coniugare gli usi occidentali con la tradizione orientale.
Matteo Agati, Pagh
Matteo Agati, Pagh
Ad aggiudicarsi il primo premio è l’italiano Matteo Agati, che ha conquistato all’unanimità la giuria con il progetto Pagh, una lounge chair che prende spunto dall’arte della meditazione, caratterizzata dalla tipica posizione seduta a gambe incrociate, per trasferire i concetti di levitazione e leggerezza nell’aspetto formale della seduta. A Matteo Agati viene assegnata quindi una borsa di studio per il Master di Italian Product Design, in programma alla School of Design di Istituto Marangoni Milano, offerta dall’azienda Cappellini.
Israel Belmar
Israel Belmar

Sono stati inoltre premiati altri due lavori e assegnate tre menzioni speciali. L’idea dello spagnolo Anton Garcia Seoane è stata riconosciuta come la “migliore proposta di concept innovativa per il tema”, ottenendo così il 50% della borsa di studio per il Master di Italian Product Design.
Il medesimo premio è stato inoltre assegnato a Israel Belmar, designer spagnolo che ha colpito la giuria per la “migliore interpretazione e traduzione del concept nel progetto”.

Le tre menzioni speciali, assegnate all’italiano Marco Veroli, alla russa Viktoria Mindareva e alla messicana Deyanira Carreon, prevedono un bonus di 5.000 Euro sul costo del master.

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