Yuval Avital: Alma Mater

Alla Cattedrale della Fabbrica del Vapore i sussurri delle nonne e della natura dell’installazione di Yuval Avital dialogano con un’inedita versione del Terzo Paradiso di Pistoletto.

Nonna dell’Engadina. Collezione Peider Lansel. Courtesy of Chesa Planta Kulturzentrum im Oberengadin
Alla Cattedrale della Fabbrica del Vapore di Milano un’opera di forte impatto sensoriale, quadro allegorico di 1200 metri quadri a metà tra installazione e performance, che mette in dialogo tra loro e crea uno straordinario connubio di eccellenze creative: dall’universo icono-sonoro di Avital al simbolo artistico di Pistoletto; dal gesto aggraziato di leggendarie étoile del Teatro alla Scala come Liliana Cosi a quello sapiente di donne che tessono il merletto di Cantù; dalle installazioni site-specific di luci create da Enzo Catellani a quelle sonore realizzate da Architettura Sonora.
Yuval Avital, artista compositore apprezzato a livello internazionale per le sue opere sonore di massa, in Alma Mater realizza un’elaborata e potente partitura sonora e dà vita a una stupefacente foresta di 140 altoparlanti in pietra e terracotta da cui si diffondono voci di nonne di tutto il mondo intrecciate a suoni della natura: favole, nenie, canti tradizionali, sussurri e preghiere si intessono a vibrazioni sismiche, boati di vulcani, suoni di abissi, gorgoglii di gocce d’acqua.
<b>In apertura e sopra</b>: Nonna dell’Engadina. Collezione Peider Lansel. Courtesy of Chesa Planta Kulturzentrum im Oberengadin
In apertura e sopra: Nonna dell’Engadina. Collezione Peider Lansel. Courtesy of Chesa Planta Kulturzentrum im Oberengadin
Nonne e natura sono il fulcro dell’universo evocato, femminile ancestrale e Madre Terra, grandezza riverita e temuta, fecondità e nutrimento, potenza creatrice e devastatrice al contempo. Il visitatore è come accolto da un enorme grembo materno che può esplorare in libertà, un’esperienza travolgente in cui procede creando il proprio percorso intimo e sensoriale.
Le nonne si fanno porta di accesso per un viaggio verso le origini, lungo un infinito cordone ombelicale idealmente rappresentato da Il Terzo Paradiso, celebre opera di Pistoletto, che si snoda in tre anelli contigui al centro dell’installazione, suggerendo un legame tra passato, presente e futuro.
Alle suggestioni viscerali e primordiali si accostano la delicatezza delle ballerine della Scala in eteree apparizioni videoproiettate e la presenza evocatrice delle merlettaie, odierne Parche col tombolo che tessono instancabili attraverso l’opera i fili di un candido pizzo.

8 luglio – 29 agosto 2015
Alma Mater di Yuval Avital
in dialogo con Il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto

Installazione luminosa: Enzo Catellani
Sound space design: Alessandro Genovese per Architettura Sonora
Performer: donne della tradizione del merletto di Cantù
Coordinamento artistico delle merlettaie: Ilaria Guglielmetti
Progetto di allestimento: Davide Petullà
Costumi: Beatrice Laurora
Consulenza tecnica del progetto sonoro: Giovanni Cospito, Eraldo Bocca
Direzione tecnica del progetto video: Michele Innocente
Produzione: Magà Global Arts in collaborazione con Comune di Milano, Fabbrica del Vapore, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, Architettura Sonora, Catellani&Smith
Partner: B&C Speakers
Partner tecnici: Vini Cusumano, Hotel Principe di Savoia, Kartell
Cattedrale della Fabbrica del Vapore
via Procaccini 4, Milano

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