Allestire Spazio Domus

#98 La mostra “Storie di ventenni. Youthful Stories, The unseen and untold from early years of ten iconic designers” è stata l’occasione per pensare lo Spazio Domus in città. #salone2015

Dopo tanti anni dalla chiusura del Centro Domus voluto in centro città da Giovanni Mazzocchi, Domus ritorna in città, in quella parte di città oggetto della più evidente trasformazione recente di Milano. Lo spazio che accoglie la mostra è un bello spazio al piano terra di un edificio, che è stato ripensato per essere allestito e accogliere l’evento di Domus in occasione della Settimana del Salone.

Gianni Filindeu, allestimento Youthful Stories, Spazio Domus

La mostra, oltre che definizione di un progetto culturale specifico, è stata anche l’occasione per riprogettare lo spazio, per mettere in opera la mostra e per “testare”, questo luogo per future iniziative culturali della casa editrice. Dice l’architetto Gianni Filindeu: “Si è pensato di organizzare lo spazio interno secondo tre centri di interesse e approfondimento differenti relativi alla documentazione, narrazione e performance.

Lo spazio della documentazione. L’organizzazione dello spazio, posto immediatamente all’ingresso dai bastioni di Porta Nuova, è affidato a tre teche in multistrato di betulla e vetro di dimensioni di 75x300x(h)75cm. Ogni teca, profonda circa 15cm, contiene documenti, foto e disegni relativi ai dieci designer protagonisti della mostra. Le tre teche possono essere posizionate anche rispetto a modifiche e considerazioni contingenti e potranno essere riconsiderate in spazi successivi organizzati per altre finalità.

Lo spazio della narrazione. Con esso si intende un ambiente che ha la finalità di presentare il racconto del corpo della mostra “Storie di ventenni. Youthful Stories”. In particolare questo spazio si struttura attraverso una panca di 45x450x(h)45cm dalla quale osservare tre video affiancati e riprodotti a parete. La diffusione audio viene garantita attraverso impianti incorporati nella seduta della panca. Il suono si propaga attraverso un sistema di fori effettuati sul piano di seduta della panca. L’ambiente dedicato è lo spazio posto dopo il primo ordine di arcate che divide lo spazio posto dopo l’ingresso sul lato dei Bastioni di Porta Nuova.

Lo spazio dell’espressione. Si tratta del grande spazio a pianta triangolare, il cui “fuoco” è una parete di circa 15 mt di lunghezza che diviene nell’allestimento una grande lavagna fantasmagorica, dalla cui superficie emergono materiali, oggetti e disegni relativi al lavoro dei dieci designer. All’interno dello stesso spazio è inserita una grande proiezione sulla parete opposta”.

Raccontare le prime esperienze giovanili di un gruppo scelto di designer straordinari, significa da un lato raccontarli quando ancora non avevano raggiunto il successo che oggi riconosciamo loro, per mettere in evidenza esperienze in cui il progetto, prima ancora che il risultato del prodotto, è lo strumento principale di sperimentazione e l’oggetto che la mostra ha voluto mettere in opera.

Giancarlo Guzzardi, Andrea Innocenzi, Corso di Sperimentazione di sistemi e componenti edilizi, Prof. arch. Spartaco Paris

Giancarlo Guzzardi, Andrea Innocenzi, Corso di Sperimentazione di sistemi e componenti edilizi, Prof. arch. Spartaco Paris

Giancarlo Guzzardi, Andrea Innocenzi, Corso di Sperimentazione di sistemi e componenti edilizi, Prof. arch. Spartaco Paris

Andrea Fusco, Eleonora Gabriel, Corso di Sperimentazione di sistemi e componenti edilizi, Prof. arch. Spartaco Paris

Carlo Vannini, Corso di Sperimentazione di sistemi e componenti edilizi, Prof. arch. Spartaco Paris

Carlo Vannini, Corso di Sperimentazione di sistemi e componenti edilizi, Prof. arch. Spartaco Paris

Carlo Vannini, Corso di Sperimentazione di sistemi e componenti edilizi, Prof. arch. Spartaco Paris

Carlo Vannini, Corso di Sperimentazione di sistemi e componenti edilizi, Prof. arch. Spartaco Paris

La mostra appositamente pensata da Domus per raccontare storie di ventenni e del loro rapporto speciale con il progetto, è stata anche l’opportunità per sollecitare dei giovani di oggi a pensare a come desiderano lo “Spazio Domus”, come vorrebbero allestirlo per una analoga mostra, con quali desideri, quali modi e quali forme.

A venti studenti della Facoltà di architettura della Sapienza è stato chiesto di dare la loro riposta sul tema della mostra nello specifico Spazio Domus. A partire da un breve briefing definito con Spartaco Paris, gli studenti hanno lavorato a come dare forma all’allestimento con elementi fisici e non. Ecco una selezione delle loro idee.

Allestire Spazio Domus

#98 La mostra “Storie di ventenni. Youthful Stories, The unseen and untold from early years of ten iconic designers” è stata l’occasione per pensare lo Spazio Domus in città. #salone2015

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