Gary Hill: Depth Charge

In mostra alla Galleria Lia Rumma di Milano la ricerca dell’artista californiano Gary Hill sulle relazioni tra codice verbale e immagini elettroniche e digitali.

Gary Hill, <i>Klein Bottle with the Image of Its Own Making (after Robert Morris)</i>, 2014. Mixed media. Edition of 5 + AP. Photo © Rodolfo "Jones" Sánchez, Solstream Studios 2014
Dopo le personali del 1996 e del 1999, presentate rispettivamente a Napoli e a Milano, nella prima sede di Via Solferino, l’artista californiano Gary Hill esporrà sui tre piani della Galleria Lia Rumma di Milano due lavori recenti: Klein Bottle, Pacifier e quattro lavori storici: Depth Charge, Isolation Tank, Learning Curve and Sine Wave.
Noto per l’utilizzo del video “come la forma di espressione più vicina al pensiero”, Gary Hill (Santa Monica, California, 1951), incentra la sua ricerca sulle relazioni tra codice verbale e immagini elettroniche e digitali.
<b>In apertura e sopra</b>: Gary Hill, <i>Klein Bottle with the Image of Its Own Making (after Robert Morris)</i>, 2014. Mixed media. Edition of 5 + AP. Photo © Rodolfo "Jones" Sánchez, Solstream Studios 2014
In apertura e sopra: Gary Hill, Klein Bottle with the Image of Its Own Making (after Robert Morris), 2014. Mixed media. Edition of 5 + AP. Photo © Rodolfo "Jones" Sánchez, Solstream Studios 2014

Il suo lavoro indaga infatti le modalità di percezione, la diversità dei linguaggi (parlato, scritto e gestuale) e le dinamiche scaturite dalla combinazione di elementi visivi e sonori generati elettronicamente. Dalla metà degli anni ’70 realizza video e video-installazioni, complesse e spesso scenografiche, in grado di coinvolgere attivamente lo spettatore.

I sei lavori, intorno ai quali Hill ha costruito la sua terza personale da Lia Rumma, sono chiaramente esplicativi della sua rigorosa ricerca artistica e della varietà dei processi di elaborazione.

Gary Hill, <i>Depth Charge</i>, 2009/2012. Mixed media installation
Gary Hill, Depth Charge, 2009/2012. Mixed media installation
In Depth Charge (2009-2012), che dà anche il titolo alla mostra, Gary Hill combina due precedenti opere: la proiezione è infatti un riferimento a Varèse 360, in cui la composizione, Un Grand Sommeil Noir (1906) di Edgard Varèse, è interpretata dal musicista/compositore Bill Frisell alla chitarra elettrica, mentre i cinque monitor a terra ripropongono l’opera The Psychedelic Gedankenexperiment, nella quale l’artista indaga le alterazioni psichiche dovute all’assunzione di dietilamide dell’acido lisergico (LSD). La presenza dell’artista e della sua voce, frequente nel suo lavoro, crea uno stato di sospensione e invita il visitatore a un ascolto e a una visione attenta dell’opera, come accade in Sine Wave (2011) e in Isolation Tank (2010-2011), dove un video interamente creato dal computer e il suono generato da un sintetizzatore danno vita a un’opera di forte impatto.
Learning Curve (1993) è invece un omaggio al surf e alla relazione conoscitiva tra prassi e teoria. In quest’opera lo spettatore, seduto su una sedia da scuola all’estremità di un lungo tavolo di 5 metri leggermente inclinato e costruito prospetticamente proprio per enfatizzarne la distanza, è invitato a fissare un monitor di 5 pollici che mostra un’onda perfetta, inseguita dai surfisti per tutta la vita.

26 febbraio – 30 aprile 2015
inaugurazione giovedì 26 febbraio 2015, h 19.00
Gary Hill
Depht Charge

Galleria Lia Rumma
Via Stilicone 19, Milano

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