Maralunga

Cassina rende omaggio ai 40 anni di Maralunga, il divano icona firmato Vico Magistretti, con una rivisitazione e un progetto di studio eseguito dagli studenti dell’ECAL.

L’aneddotica racconta di un pugno sferrato da Cesare Cassina a un prototipo del Maralunga presentato dall’architetto milanese Vico Magistretti, che non riusciva a rispondere in maniera esaustiva alla richiesta di comfort.

La conseguente rottura dello schienale mal riuscito illuminò Magistretti che individuò nel maldestro movimento un intuitivo criterio per rinnovare una tipologia tradizionale, e al gesto disse: “ecco, benissimo, così mi sembra perfetto”.

“Con Maralunga”, diceva Vico Magistretti, “ho inteso progettare un oggetto rappresentativo di tutta un’architettura d’interni di sapore familiare. Un posto caldo, confortevole, raccolto, dove sentirsi a proprio agio e ritrovare l’atmosfera delle vecchie, comode, protettive poltrone da lettura poste vicino al fuoco di un camino o di una finestra. Due posizioni, due possibilità d’uso, due occasioni per crearsi il proprio spazio all’interno di una stanza”.

In occasione dei 40 anni del progetto, Cassina ha presentato la nuova versione Maralunga ‘40 con un rivestimento in tessuto o pelle caratterizzato da una cucitura, un semplice ma raffinato pizzico intorno al perimetro del bordo, che lo rende ancora più moderno e giovane.

Cassina ha inoltre voluto coinvolgere gli studenti dell’ECAL, ponendo una sfida a 20 aspiranti designer del Master in Product Design: disegnare il divano del futuro partendo del telaio del Maralunga.

Gli studenti hanno ottenuto la loro ispirazione iniziale per il progetto nel corso di una visita alla fabbrica Cassina di Meda dove sono entrati in contatto con la storia del marchio e hanno osservato le tecniche di produzione. Successivamente, sono stati organizzati diversi workshop con il direttore dell’ECAL, Alexis Georgacopoulos, e il designer Tomas Kral, oltre a due incontri di analisi con il Centro Ricerca e Sviluppo di Cassina di R & D Centre, che hano portato all’elaborazione di 20 progetti.

I due prototipi vincitori sono quelli proposti dalla cinese Qiyun Deng, 1983, e dalla coreana Jin Eum, 1987.