The Nude Prize

The Nude Prize (“Il Premio Nudo”) è il titolo che accompagna quest’anno l’immagine proposta da Vanessa Beecroft – madrina del premio – per la decima edizione del Premio Furla.

The Nude Prize
Si intitola The Nude Prize la decima edizione del Premio Furla, il premio biennale per l’arte contemporanea dedicato ai giovani artisti emergenti italiani.
Madrina è Vanessa Beecroft, che, oltre ad aver ideato il titolo e l’immagine guida del Premio Furla 2015, presiederà la giuria internazionale che il prossimo novembre decreterà il vincitore.
Il Premio, organizzato e promosso da Fondazione Furla, si trasferisce da quest’anno a Milano in partnership con l’Assessorato alla Cultura e Palazzo Reale, in collaborazione con Fondazione Querini Stampalia, Venezia, miart e Viafarini, Milano.
The Nude Prize
Vanessa Beecroft, The Nude Prize
La proposta di Vanessa Beecroft rimanda a uno dei temi fondamentali del suo lavoro e dell’arte di tutti i tempi: la rappresentazione del corpo umano. Ma l’artista ci spinge oltre a ragionare anche sulla dimensione dell’identità del corpo umano come “soggetto di traumi e manie personali” e, allo stesso tempo, su come il concetto di estetica e bellezza possa variare di epoca in epoca, di cultura in cultura, di moda in moda...

Per indicare il concetto di nudo l’artista ha scelto significativamente il termine Nude e non Nakedness. Il “Nudo” The Nude non è la nudità Nakedness, parola quest’ultima che allude ad un corpo umano inerme, indifeso, senza vesti e quindi nudo. Nude è invece il termine utilizzato per rappresentare il corpo umano nella Storia dell’Arte.

Virando totalmente dalla nudità della Nakedness, Vanessa Beecroft sembra suggerire agli artisti di non abbandonare la strada indicata dalla classicità e dalla tradizione del disegno del nudo – da Leonardo a Michelangelo da Giorgione a Tiziano – ma piuttosto di ri-orientarla verso il proprio tempo contemporaneo...

Jeffrey Deitch, co-autore del titolo, sottolinea come The most compelling Art, simultaneously celebrates and upends the artistic tradition. (“L’arte più convincente, celebra e sovverte allo stesso tempo la tradizione artistica”).

D’altra parte l’opera di Beecroft non ha mai esitato a dichiarare debiti culturali e citazioni dalla storia dell’arte; anzi, è lei stessa a sottolineare la sua cittadinanza classica, greco-romana, europea. Proprio l’aver saputo riaggiornare la riflessione sul potere dell'estetica attraverso la trasformazione artistica, ha fatto crescere l’interesse sul suo lavoro.

Le opere di Vanessa Beecroft sanno sospendersi sulla soglia tra fisicità ed astrazione, portando la dimensione politica e reale nella dimensione simbolica dell’arte. La nudità che mette in scena con le sue modelle è una provocazione che molti hanno frainteso non cogliendo che la nudità, un po’ come la sincerità, non vale nulla se non viene interpretata.

In un mondo contemporaneo in cui il nudo è sovraesposto fino a diventare privo di interesse,  l’artista ci ricorda che lo scoprirsi vuol dire anche mettersi in gioco. E, se non è troppo narcisistica, anche l’elaborazione dell’esperienza personale può rientrare dentro uno scoprirsi che diventa importante perchè riesce a trasformarsi e risolversi felicemente nella forma.

The Nude Prize
A sinistra: Joseph Kosuth, talent/um tolerare, 2000 installazione neon © Joseph Kosuth by SIAE 2000 © Edizioni Charta, Milano A destra: Ilya Kabakov, The Art is a Fifth element, 2001 © Ilya Kabakov by SIAE 2001 © Edizioni Charta, Milano
Le coppie di curatori selezionatori del Premio Furla 2015 sono: Viviana Checchia (Curatrice YAYA2014, Ramallah e co-fondatrice e curatrice di Vessel, Bari) e Tara McDowell (USA/Australia, Associate Professor e Director of Curatorial Practice, Monash University, Melbourne); Alessandro Facente (critico e curatore indipendente) e Chelsea Haines (USA, curatore indipendente); Simone Frangi (direttore artistico Viafarini DOCVA, Milano, e Professore di Teoria dell’Arte Contemporanea all’Ecole Supérieure d'Art e de Design de Grenoble) e Virginie Bobin (Francia, critico e curatore indipendente); Antonello Tolve (critico e curatore indipendente) e Branka Bencic (Croazia, curatore indipendente); Chiara Vecchiarelli (curatore indipendente)e Sofia Hernandez Chong Cuy (Messico/USA, Curator, Contemporary Art, Colección Patricia Phelps de Cisneros, New York).
I cinque artisti finalisti selezionati per il Premio Furla 2015 sono: Luigi Coppola (1972), selezionato da Viviana Checchia e Tara MecDowell; Maria Adele Del Vecchio (Caserta, 1976), selezionata da Antonello Tolve e Branka Bencic; Francesco Fonassi (Brescia, 1986) selezionato da Chiara Vecchiarelli e Sofia Hernandez Chong Cuy; Maria Iorio (Napoli, 1975) e Raphael Cuomo (Svizzera, 1977), selezionati da Simone Frangi e Virginie Bobin; Gian Maria Tosatti (Roma, 1980), selezionato da Alessandro Facente e Chelsea Haines.

I finalisti sono chiamati ora a presentare un progetto inedito sulla base del quale la giuria internazionale sceglierà il vincitore, che sarà annunciato il prossimo novembre a Palazzo Reale a Milano.

Oltre alla possibilità di studiare e lavorare all’estero in una residenza d’artista, il vincitore avrà l’occasione di realizzare il progetto presentato nella fase finale grazie al sostegno di Fondazione Furla: l’opera sarà concessa in comodato al Museo del Novecento di Milano, mentre il suo lavoro sarà presentato in occasione di miart, la Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Milano, all’inizio di aprile 2015, e poi esposto alla Fondazione Querini Stampalia a Venezia nel maggio 2015, in concomitanza con la 56. Biennale di Arti Visive.

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