Self Unself / 144

Gli alunni della Design Academy Eindhoven occupano gli spazi del Lambretto Art Project con l’ultima tappa della ricognizione del tema lanciato lo scorso anno tramite film, performance e oggetti.

Il tema “Self Unself” lanciato lo scorso anno per il Graduation Show e sviluppatosi in una serie di mostre, approda negli spazi del L.A.P. per svilupparsi su più livelli, non solo quello della mostra di progetti di laurea.

“Il Salone del mobile”, sostiene Thomas Widdershoven che con Jan Konings ha curato la mostra milanese, “è una moltitudine di cose ma il design è ancora di più. In quanto designer puoi materializzare la tua idea in un oggetto in porcellana, legno o tessuto, ma essa può anche assumere la forma di strumenti audiovisivi, tecnologici, laboratori e dibattiti. Queste due strade convergono nell’evento di Milano che vuole essere un forum vivace dove succedono molte cose, con o senza gli oggetti”.

Un carnet di iniziative variegato ha segnato i giorni del Salone per la Design Academy Eindhoven. Tutte le iniziative presentate sono nate da un’indagine condotta sul rapporto tra self e unself nel progetto, usate per identificare e analizzare ciò che è nuovo. Perché se da un lato agli studenti DAE viene insegnato a coltivare un certo egocentrismo nella progettazione, per l’esame di fine anno devono sviluppare lavori in cui il loro talento viene messo al servizio di progetti sull’assistenza sanitaria, sulla produzione open source, su nuovi sistemi economici, tutti votati all’altruismo come del resto la parte più evoluta del design contemporaneo.