Attorno a una cornice / 134

Quindici progettisti, chiamati a ragionare sul tema della cornice da Marco Romanelli, dimostrano come l’opera del designer possa estendersi proficuamente a tipologie di oggetti lontane dai soliti arredi.

Cosa si può fare oggi volendo incorniciare un’immagine o uno specchio? Come può essere superata la limitazione mentale e metodologica del listello da tagliare e montare?

Se lo è chiesto Marco Romanelli che ha scelto la cornice come campo di sperimentazione e ricerca per 15 designer, e la storica bottega del corniciaio Guarnieri in via Conte Rosso, in zona Ventura, come spazio espositivo. A tutti sono state date le stesse regole precise seguendo le quali elaborare le proprie riflessioni e costruire il proprio progetto: la cornice doveva essere dedicata a racchiudere uno specchio o una fotografia (la stessa per tutti) che poteva essere ingrandita o ridotta, tagliata o moltiplicata; tutti i materiali erano ammessi.

Attorno a una cornice, vista dell'allestimento

Così, Giorgio Bonaguro ha proposto la cornice Analogica che riprende estetica e funzionalità dell’applicazione Instagram, in particolare richiama i filtri che permettono di dare curve cromatiche diverse a ogni foto, e lo fa in modo analogico. Donata Paruccini, invece, crea una “bolla di sapone” sul muro che ingloba completamente la foto e crea un habitat che la accoglie, mentre Juan Soriano Blanco reinterpreta l’archetipo della medaglia e lo trasforma in specchio e ancora Leonardo Talarico crea un oggetto fortemente essenziale: due semplici listelli che hanno la funzione di bloccare la fotografia e invece sembrano tagliarla.

Attorno a una cornice, vista dell'allestimento
Attorno a una cornice, vista dell'allestimento
Attorno a una cornice, vista dell'allestimento
Attorno a una cornice, vista dell'allestimento
Attorno a una cornice, vista dell'allestimento


8–13 aprile
Attorno a una cornice
a cura di Marco Romanelli
Guarnieri Cornici
Via Conte Rosso 18, Milano