Kazumasa è un filosofo che parla in ceramica. Il suo procedere non è con moto, ma una successione di immobilità. Immobilità frontali, mai prospettiche (la prospettiva manca di coraggio. Il coraggio è frontale. La prospettiva è una via di fuga).

In apertura: Cuore della primavera, 2012. Terracotta dipinta, 40 x 40 x 8 cm
I suoi prati di ceramica, corolle viste dall’alto, sono tappeti immobili su cui l’umanità può camminare. Come camminavano sui tappeti di fiori i Beati del Trecento Italiano. Camminavano passo per passo, per sempre. Ma i Beati di Kazumasa non camminano, né tanto meno volano. Posano il peso celestiale della loro figura sul prato di ceramica, come un’impronta. Il prato è un pavimento sconfinato, per Kazumasa. Il suo gioco è frontale, non prospettico.

120 x 90 x 20 cm
Tutto si gioca sul posto. Kazumasa vero guerriero giapponese. La prospettiva non è frontale, non è coraggiosa. Lisa Licitra Ponti
Kazumasa Mizokami
Centro Botanico
via Cesare Correnti 10
fino al 30 giugno 2013

A destra: Calendario - 6diagosto, 2013. Terracotta dipinta, 26 x 16 x 2,5 cm