Papabubble Amsterdam

Nel progetto di un negozio di caramelle, Yusuke Seki mescola influenze giapponesi ai caratteri tipici dell'architettura olandese e dà vita a uno spazio trasparente, che riflette i movimenti della strada per coinvolgere i passanti.

È stato di recente inaugurato ad Amsterdam il nuovo negozio della fabbrica spagnola di caramelle artigianali Papabubble, opera del designer giapponese Yusuke Seki. Trovandosi a operare proprio nel cuore della città olandese, Seki ha voluto integrare le facciate del nuovo spazio a quelle dei tipici fronti del centro cittadino, che grazie alla diffusa trasparenza incoraggiano a un contatto diretto con i passanti. Gli oggetti di arredamento MUJI sono accostati semplicemente alle piastrelle di Delft, fondendo influenze giapponesi a quella che può essere considerata come una tipica architettura olandese.

Come in tutti i negozi del brand, i visitatori possono osservare da vicino il processo di produzione delle caramelle che affascina e coinvolge bambini come adulti. Il vetro è protagonista dello spazio, e si fa interprete della vita della città mutando attraverso i diversi riflessi che riportano sulla superficie trasparente i movimenti della strada. La rifrazione sul vetro di notte è molto chiara, e lo stesso interno assume un carattere neutro e riflettente.

Yusuke Seki, negozio di caramelle Papabubble, Amsterdam 2012

Dalla strada si può arrivare a vedere fino al giardino sul retro, essendo i vari livelli del negozio divisi sempre da pareti vetrate. Come nel tipico lotto fiammingo, le pareti laterali interne costituiscono anche le pareti esterne della casa attigua, per tale ragione il designer giapponese ha conservato questi elementi come testimonianza della storia dell'edificio.

Sempre completato di recente da Yusuke Seki, ricordiamo il negozio Papabubble di Yokohama.

Yusuke Seki: Papabubble candy store, Amsterdam
Cliente: Papabubble
Art Direction, Interior design: Yusuke Seki
Arredi: MUJI

Papabubble Amsterdam

Nel progetto di un negozio di caramelle, Yusuke Seki mescola influenze giapponesi ai caratteri tipici dell'architettura olandese e dà vita a uno spazio trasparente, che riflette i movimenti della strada per coinvolgere i passanti.

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