Salvatore Scarpitta, seppur nato e cresciuto negli Stati Uniti mostra un profondo legame con le proprie origini italiane muovendo la sua carriera fra Stati Uniti, Europa e Italia, dove instaura relazioni profonde con alcune città come Roma, Venezia e Torino. Il suo rapporto con l'Italia è consacrato nel 2005 quando l'Università degli Studi di Torino conferisce all'artista la Laurea Honoris Causa in Lettere e Letterature Straniere.
Questa mostra intende proporre al pubblico un'antologia mirata di opere di uno tra gli artisti più importanti del panorama internazionale, attraverso un attento lavoro di documentazione che ha mosso i primi passi dallo studio di due opere fondamentali custodite nelle collezioni permanenti del museo: Straight Away del 1962 e Rajo Jack Spl del 1964.
La mostra si concentrerà in prevalenza sulle opere degli anni Cinquanta e Sessanta, con un'ampia sezione dedicata ai lavori realizzati con fasce, bende e tecnica mista, alcune tele estroflesse dipinte che testimoniano la tensione a sconfinare fuori dallo spazio pittorico a favore di una resa plastica e tridimensionale. A conclusione del percorso saranno esposte alcune opere realizzate negli Stati Uniti negli anni Ottanta, in cui torna l'apertura di Scarpitta verso l'utilizzo di nuove tecniche e materiali, con l'inclusione di legno e oggetti come slitte.
La mostra sarà corredata da una pubblicazione edita da Silvana Editoriale e curata da Danilo Eccher e Germano Celant che riprodurrà tutte le opere in mostra, con i contributi critici di tutti i membri del comitato scientifico e si avvarrà della collaborazione prestigiosa di importanti musei e collezionisti privati, tra i quali la Fondazione Prada, il MART di Rovereto, la Collezione La Gaia.
Dal 20 ottobre 2012 al 3 febbraio 2013
Salvatore Scarpitta
GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea
Via Magenta 31, Torino