Secret house in Kuwait

Dalla relazione dei progettisti. "Gli edifici urbani in Kuwait sono perlopiù abitazioni unifamiliari indipendenti che mostrano l'espansione senza controllo delle città. Per adattarsi al clima del deserto, le distanze tra i volumi costruiti sono minime, e si risolvono in spazi d'ombra fra le case. Questi spazi, che funzionano bene come regolatori di temperatura, risultano essere facciate con poca privacy e vedute limitate. Da questo contesto deriva una sfida a realizzare progetti che non siano semplicemente un esercizio sul design della facciata.

A partire da questi dati, il nostro obiettivo era quello di disegnare una casa che esprimesse le necessità del cliente, e che segnasse chiaramente le zone di passaggio in modo che anche gli ospiti potessero avere una percezione chiara delle diverse zone. Ci sono quindi percorsi, zone nascoste, aree esposte, tutte espresse attraverso le forme architettoniche: volevamo che la casa, vista dalla strada, fosse un volume permeabile, anche se non trasparente, che fosse sia rispettosa della privacy che accogliente.

Le barriere fisiche hanno diversi gradi: impediscono il passaggio o la visione, fino ad arrivare alla terrazza superiore che permette di vedere attraverso la casa. Dall'interno, le barriere diventano volumi che si aprono sulle zone degli ospiti, le camere, che dominano gli spazi ai piani superiori e definiscono gli spazi al di sotto di esse.

La ricerca fatta per comprendere la natura della cultura di una famiglia islamica che vive secondo il modello occidentale ha dato forma alla sovrapposizione di concetti e si riflette nell'importanza della facciata, nella privacy e nella difesa dal sole.

Questa progetto conteneva una richiesta molto particolare. Ogni cliente ha specifiche esigenze e un dato sito e il lavoro dell'architetto consiste nel mettere insieme le due cose. In questo caso era una casa che non rispondeva né ai loro bisogni né ai loro desideri. Il sito, però, aveva un grande potenziale, con belle vedute della città e una famiglia che desidera avere privacy.

In alto: il giardino interno; qui sopra: veduta dal basso dell'apertura con i volumi delle stanze. Tutte le fotografie ©Nelson Garrido www.ngphoto.com.pt

Avevamo solo una facciata su strada da cui si poteva vedere l'orizzonte senza essere visti. Abbiamo messo le attività più pubbliche al piano terra, dove appena entrati si trova una zona soggiorno lontana dalle altre stanze. Dall'altro lato, al di là di una zona di passaggio, si accede a un'area di soggiorno della famiglia che collega la corte con il giardino centrale.

Al piano superiore, le stanze sono posizionate secondo privacy e importanza, alternate a spazi comuni ad uso della famiglia. Da questo livello, una scala che attraversa la corte porta a uno spazio più intimo con una grande terrazza coperta, intima e lussuosamente ombrosa, che si apre sulla facciata principale da cui si gode della vista dello skyline e del mare all'orizzonte."

La facciata sul fronte strada con la terrazza coperta

Architetto
AGi Architects
Design Team Dr. Nasser B. Abulhasan, Joaquin Perez-Goicochea
Daniel Muñoz Medranda, Gwenola Kergall,
Sharifa Alshalfan, Moyra Montoya Moyano,
Marisa Ollero, Carmen Sagredo,
Stefania Rendinelli, Robert Varghese
Cliente: privato
Superficie: 2600 mq
Luogo: Shuwaikh B, Kuwait
Anno: 2010

La scala di accesso alla terrazza superiore

Secret house in Kuwait

Un'abitazione unifamiliare che coniuga le esigenze di una famiglia islamica con il modello di vita occidentale.

Ultime News

Altri articoli di Domus