Segni del tempo e colori vividi convivono in un ristorante romano

A Roma, la trasformazione di un vecchio panificio in un ristorante ad opera dello studio di architettura Studiomatat prende vita attraverso una combinazione vivificante tra geometrie e colore.

Piccolo segreto mal custodito – “Il quartiere che mi piace più di tutti”, esclamava Nanni Moretti nei giri in vespa del suo film Caro Diario – la Garbatella è un comprensorio di lotti di edilizia popolare degli anni ’20 pieno di autentica romanità. In uno dei suoi angoli più caratteristici, Studiotamat trasforma in ristorante gli spazi di un vecchio panificio, riscattandone gli anni di abbandono con un gioco di rimandi tra colore, finiture e ipergeometrismo di superfici e volumi.

Disposto su due livelli, di cui uno ben visibile dalla strada grazie a grandi vetrate arcuate, lo spazio preserva alcune tracce del passato, come le pareti scrostate, integrandole con una sofisticata cartella colori messa a punto con la colour consultant Sabina Guidotti. Accanto ad arredi di recupero, il bancone si tinge di venature arancio, prugna e bluette, mentre le maioliche blu notte vengono messe in risalto dalle fughe color mattone. Una scalinata in color salmone conduce al piano inferiore, dove la sala si arricchisce di nuove presenze cromatiche, come la parete carta da zucchero o la scala in lamiera perforata gialla comunicante con la strada.

Location:
Roma
Programma:
Ristorante
Architetti:
Studiotamat
Color Consultant:
Sabina Guidotti
Area:
120 mq
Anno:
2021

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