Il progetto dell’architetto Aquiles Jarrín per un appartamento nel centro storico di Quito abbraccia la metafora della foresta per liberare lo spazio dalle costrizioni preesistenti attraverso la creazione di una vasta zona giorno dove simulare l’esperienza di una vita all’aperto, a contatto con la natura.
Il grande salotto si presenta come uno spazio senza vincoli d’uso dove rendere fluida la circolazione delle persone e della luce, in comunicazione con la vista sull’esterno. Lasciate a nudo dall’abbattimento dei tramezzi, le colonne sono ripensate come simulacri di alberi – da cui il nome dato alla casa, Un Bosque - A Forest - delineando una intercapedine dove accogliere una pedana in legno destinata ad ospitare una piccola piscina. I pochi mobili, smontabili e spostabili, sono completati dalla presenza di arredi fissi che coincidono con le putrelle disposte a terra, a parete o sul soffitto: una nuova metafora per suggerire un’ulteriore presenza di alberi, spezzando la canonica ortogonalità della pianta a favore di una disposizione meno gerarchizzata.
Alle pareti, l’eliminazione di qualsiasi rivestimento mette a nudo una nuova anima brutalista, condizione per esaltare la purezza delle linee e la generazione di nuove textures. In questo contesto libero, dove ambienti pubblici e privati si confondono, qualche pianta contrasta con il suo fogliame i toni scuri, esaltando la luce e vivificando lo spazio circostante.
- Location:
- Quito
- Programma:
- Appartamento
- Architetti:
- Aquiles Jarrín
- Area:
- 112 mq
- Anno:
- 2020