Tracce di costruttivismo in un mini appartamento a Mosca

Lo studio russo buro5, guidato dall’architetto Boris Denisiuk, è stato chiamato per il rinnovamento di un appartamento di appena 43 mq a Mosca.

La scelta ingegnosa è stata quella di decostruire la pianta quasi quadrata a disposizione, articolandola e partizionandola con muri divisori che diventano protagonisti dello spazio. Questi ultimi si pongono inoltre come unici elementi che si discostano cromaticamente dal candore minimalista del resto dell’appartamento. Il piccolo tavolino da pranzo di legno bianco è accompagnato da due sedie Plia di Castelli firmate Giancarlo Piretti nel ’67.

Il tavolino rotondo da pranzo di legno bianco

Il salotto, che occupa più della metà della metratura, contiene solo la cucina bianca e un divano di cuoio, che risalta nella sua semplicità grazie al contrasto con la parete divisoria con la camera da letto in vetro cemento.

Alla destra dell’ingresso il bagno trova un suo disegno preciso tramite due pareti semicircolari, tracce nostalgiche della tradizione sovietica e del modernismo della Bauhaus, citate anche dalla parete trasparente. Per valorizzare il bagno come un oggetto a sé, è stato poi internamente rivestito da piccole piastrelle blu laccato, in contrasto con le fughe bianche, che risuonano ancora di più grazie alla porta specchiata che moltiplica l’effetto optical.

Tramite l’utilizzo di pochi arredi di design e una geometria precisa della pianta, l’architetto russo ha conferito una forte identità a un appartamento di cospicue dimensioni.

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