Costruire è design: Hilti debutta al Fuorisalone celebrando il lavoro

Il design, quella pratica quasi inafferrabile con le parole, del trasformare lo spazio delle nostre vite quotidiane, è radicato nel fare, nel creare concreto, in quello che oggi identifichiamo come il campo del “making”. Il making è design; il lavoro è design. È da questa intuizione che parte l’esigenza di un protagonista indiscusso nella sfera del making come Hilti, di incontrare la comunità del design. È da questa visione che nasce Hilti Hero Hub, lo spazio in via Tortona 12 con cui Hilti fa il suo debutto sulla scena del Fuorisalone: si tratta di un progetto che porta dall’astratto al concreto dell’esperienza la scoperta del lavoro e del suo futuro, di un lato umano della costruzione che è anche il suo elemento fondamentale. Gli Heroes da cui il progetto prende nome, infatti, sono proprio le persone che lavorano e rendono possibile la trasformazione dello spazio.

Hilti ha più che qualcosa da dire sul tema: la sua storia di azienda familiare si radica nel Liechtenstein fin dal 1941, e da 70 anni, con la sua sede locale in una ex-capitale operaia come Sesto San Giovanni, si lega anche alla storia dell’Italia. Ed è ormai in 120 paesi che l’azienda è presente con prodotti, sistemi, software e servizi dedicati all’industria delle costruzioni: un ecosistema di offerta dove spesso le idee vengono dai clienti, impegnati in prima fila nei processi del making.   Il sistema di supporto modulare MT Hilti e gli attrezzi cordless, il cui design centrato su ergonomia e sostenibilità è stato più volte vincitore dei Red Dot e iF Design Awards, testimoniano nel panorama della Milano Design Week la forza di questa identità: un’identità che oltre ad essere di prodotto è anche visuale, è quella raccontata dall’iconico pantone rosso che caratterizza logo e strumenti.

Quella che i visitatori trovano dentro Hero Hub è una entertainment area, quindi, uno spazio di esperienza dove giocare per scoprire e andare oltre i cliché legati al mondo della costruzione. Il rosso Hilti è pervasivo, e l’idea del cantiere diventa il principale dispositivo di narrazione: partendo dalle sue radici antiche (il “kanthélios” è l’asino da soma, forma di vita lavoratrice), che si sono ampliate al concetto di trave di sostegno fino a identificare un intero luogo, il cantiere si racconta come realtà sfidante, conduce i visitatori verso la complessità ma anche verso il fascino di una pratica. Due installazioni segnano il carattere di questo spazio. “Emozioni verticali” celebra la parete, nella sua onestà di elemento grezzo ed essenziale, come presenza fondamentale nel cantiere e setting del lavoro, e celebra gli strumenti Hilti come strumenti di design, accomunando lavoratori e visitatori nell’esperienza dell’essere Hilti Heroes. “Floating tool” invece invita a sollevare un metaforico blocco di calcestruzzo con uno strumento Hilti: una visione che il produttore stesso definisce “poetica” riguardo alla centralità della figura umana. Ma qui, in questa Milano Design Week dei “mondi connessi”, Hilti porta questa poeticità che si riflette nell'incontrare la realtà, di un mondo trasformato dal fare delle persone, dove è la possibilità di un’esperienza ad unirle.